{"id":26647,"date":"2012-04-12T11:03:40","date_gmt":"2012-04-12T11:03:40","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-04-13T09:02:26","modified_gmt":"2012-04-13T09:02:26","slug":"il-faro-di-nicola-salvatore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-faro-di-nicola-salvatore\/","title":{"rendered":"Il Faro di Nicola Salvatore"},"content":{"rendered":"
Conosciuto soprattutto per la ricorrente iconografia della balena, immagine declinata in diverse varianti e spesso richiamata solo dallo scheletro o da una sottile silhouette, la ricerca di Nicola Salvatore<\/strong> (Casalbore, 1951)<\/strong>, campano di nascita ma comasco d'adozione, nasconde in realtà un profondo amore per le tradizioni popolari e per i «gesti antichi che modellano sapientemente e parlano con genuinità delle verità dell'uomo». Quest'affetto si è concretizzato nell'opera "FARO 96"<\/strong><\/em>, una scultura di proporzioni colossali che svetta all'uscita dell'autostrada Como Sud. Nel 1996, in occasione della visita di Giovanni Paolo II, la Seride, ditta comasca specializzata in stampa su tessuti, con l'entusiasmo del suo amministratore Bruno Luraschi, ha aderito all'iniziativa proposta dall'Associazione Arte e Apotropia nell'ambito del rilancio culturale promosso dal Comune di Como e ha sponsorizzato la realizzazione di questa grande opera. Con Nicola Salvatore <\/strong>il faro – che in passato era un punto di riferimento per la navigazione, una vera e propria metafora di salvezza – ha riacquistato il suo significato originale e rappresenta oggi «una sorte di luce del pensiero che guida, protegge, aiuta ad orientarsi<\/strong>, […] un elemento apotropaico, anche inconsueto nella simbologia tradizionale». La scultura dà il logo all'Associazione La Stecca di Como che, dal 1908, associa tutti i nati nell'anno 1951, coetanei del Maestro Salvatore. Il Faro Conosciuto soprattutto per la ricorrente iconografia della balena, immagine declinata in diverse varianti e spesso richiamata solo dallo scheletro o da una sottile silhouette, la ricerca di Nicola Salvatore (Casalbore, 1951), campano di nascita ma comasco d'adozione, nasconde in realtà un profondo amore per le tradizioni popolari e per i «gesti antichi che […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26648,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[42,17],"tags":[],"yoast_head":"\n
Biografia<\/strong>: Nicola Salvatore nasce a Casalbore, Avellino, nel 1951. Dopo l'Istituto d'Arte di Salerno, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Napoli dove si diploma nel 1975. Vive a Como dal 1977, e dal 1995 è titolare di una Cattedra di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, nonché Art director per la Compagnia Costa Crociere, della cui collezione permanente fanno parte diverse sue sculture. Ha realizzato più di un centinaio di mostre in Italia e all'estero.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"