{"id":26749,"date":"2012-04-26T10:54:11","date_gmt":"2012-04-26T10:54:11","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-04-27T09:20:40","modified_gmt":"2012-04-27T09:20:40","slug":"sulle-tracce-di-antiche-pitture","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/sulle-tracce-di-antiche-pitture\/","title":{"rendered":"Sulle tracce di antiche pitture"},"content":{"rendered":"
I nostri edifici religiosi sono, è risaputo, uno scrigno di opere d'arte, decorati spesso da cicli pittorici o tele di grande valore. Si pensi alla Collegiata di Castiglione Olona, oppure al ciclo di S.Vincenzo Galliano in Cantù. Ma non erano solo chiese e monasteri ad essere decorati, spesso anche i palazzi signorili erano impreziositi da scene a carattere profano. Una delle più antiche raffigurazioni nostrane è il ciclo di Ottone Visconti risalente al XIII secolo, presente nella sala della Giustizia al castello di Angera. Nel corso del Quattrocento però la tendenza sembra aumentare.<\/p>\n
Prima tappa di questo percorso "profano", il casino di caccia Borromeo. Oreno<\/strong>, frazione di Vimercate, una località dalla storia antica, come raccontano le fonti archeologiche, citata dai testi documentari come luogo di una battaglia fra Milanesi e Comaschi. Qui si conserva il casino dei Borromeo, importante famiglia lombarda – che il Varesotto conosce molto bene- un edificio nella <\/p>\n struttura di tradizione medievale, articolato in due piani.<\/p>\n Gli affreschi.<\/strong> Nel 1927, casualmente, furono rinvenuti gli affreschi sulle pareti del piano superiore. Di grande portata la scoperta: gli affreschi si sviluppano su tutte le pareti, su tre fasce sovrapposte. La prima e la terza fascia fungono da cornice: quella inferiore è dipinta a finti riquadri marmorei, la terza reca un fregio che tra fiori colloca gli stemmi della famiglia committente: le padelle su sfondo bianco sono facilmente attribuibili alla famiglia dei Della Padella.<\/p>\n La scena figurata.<\/strong> La fascia centrale è decorata da temi di caccia e legati all'amor cortese di tradizione medievale. Si alternano così scene di caccia all'orso con i cani, la caccia al falcone, l'omaggio del cavaliere alla dama, all'ingresso del giardino d'amore, l'allevamento di un giovane cucciolo d'orso.<\/p>\n L'artista.<\/strong> Caratteristiche del ciclo la raffinatezze e l'eleganza delle figure che portano a pensare, come autore, un pittore di cultura gotica che lo realizzò intorno al 1460. Scena di amor cortese I nostri edifici religiosi sono, è risaputo, uno scrigno di opere d'arte, decorati spesso da cicli pittorici o tele di grande valore. Si pensi alla Collegiata di Castiglione Olona, oppure al ciclo di S.Vincenzo Galliano in Cantù. Ma non erano solo chiese e monasteri ad essere decorati, spesso anche i palazzi […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26750,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[10,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Prima tappa si diceva, prossime puntate dedicate a opere conosciute, come il Palazzo Borromeo a Milano, a quelle meno famose, come la Torre Colombera a Legnano, ma altrettanto significative.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"