{"id":26850,"date":"2012-05-10T04:50:27","date_gmt":"2012-05-10T04:50:27","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-05-11T10:35:52","modified_gmt":"2012-05-11T10:35:52","slug":"tesori-nostrani-a-masnago","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/tesori-nostrani-a-masnago\/","title":{"rendered":"Tesori nostrani a Masnago"},"content":{"rendered":"
Il viaggio attraverso le residenze signorili del Quattrocento ha come tappa importante il Varesotto, dove si trovano, ancora in situ, affreschi di grande valore. aggiunta fra Seicento e Settecento, con la scala barocca. La Sala dei Vizi e delle Virtù<\/strong>. Al piano superiore, invece, gli affreschi hanno un carattere allegorico, in quanto dedicati alla rappresentazione dei Vizi e delle Virtù messi a confronti, argomento didascalico, tipicamente medievale. La rappresentazione prevede sette gruppi di tre figure che identificano la virtù, con i suoi opposti: sfilano così la castità, fra lussuria e vanità, la liberalità, tra avarizia e prodigalità, la sollecitudine, tra adulazione e invidia, mentre poco chiara è la lettura delle altre immagini. castello Il viaggio attraverso le residenze signorili del Quattrocento ha come tappa importante il Varesotto, dove si trovano, ancora in situ, affreschi di grande valore.Castiglione Olona – Un esempio su tutti, a Castiglione Olona, dove il palazzo del cardinale Branda è decorato da cicli di affreschi, alcuni dei quali poco conservati, altri invece in ottimo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26851,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Castiglione Olona – <\/strong>Un esempio su tutti, a Castiglione Olona, dove il palazzo del cardinale Branda è decorato da cicli di affreschi, alcuni dei quali poco conservati, altri invece in ottimo stato. Ad esempio lo studiolo del Cardinale, dove è rappresentato, primo esempio del genere, un paesaggio reale, ispirato alle terre di Ungheria dove Branda svolse i suoi numerosi impegni politici. Oppure la camera da letto, decorata da un giardino su sfondo rosso, con putti che si arrampicano su alberi da cui pendono motti e scritte latine.
Il castello di Masnago.<\/strong> Ben noto a Varese il castello di Masnago, oggi sede della Pinacoteca civica. Ma non solo: la parte più antica si segnala proprio per la presenza di affreschi quattrocenteschi. Il castello è un complesso formato da più edifici, risalenti a periodi storici diversi, costruito in posizione elevata, dominante sul borgo sottostante. Non si sa la data di costruzione dell'edificio, ma sicuramente nel Medioevo il luogo era fortificato: al secolo XII risale la torre quadrata, ancora oggi ben visibile. Con i secoli il castello, proprietà dei Castiglioni, perse le sue caratteristiche difensive e divenne piuttosto una residenza, come testimonia l'ala più recente, <\/p>\n
Le pitture.<\/strong> I cicli pittorici che decorano il corpo di fabbrica quattrocentesco si segnalano a livello locale, così pure a livello nazionale, come i pochi esempi di pittura profana oggi conservata. Gli affreschi vennero scoperti nel 1938, da Angelo Mantegazza, all'epoca proprietario della struttura e sono riferibili alla tradizione cortese del Gotico Internazionale, stile diffuso tra fine ‘300 e metà ‘400 nelle corti di tutta Europa ed in Italia, e sono stati attribuiti agli artisti della scuola del Bembo o del Moretti.
I confronti più stretti si trovano a Milano, negli affreschi del Palazzo Borromeo.
La Sala degli Svaghi.<\/strong> La sala definita, dal tipo di pitture raffigurate, "degli Svaghi", si trova a pian terreno ed è caratterizzata da affreschi che raffigurano i passatempi delle corti italiane di inizio Quattrocento. Uno di questi era la musica, come mostra l'immagine di una donna che suona l'organo, inserita in un incantevole paesaggio; oppure la caccia, presente a Masnago: la medesima donna suonatrice è raffigurata mentre è impegnata nella caccia al falcone, accompagnata dal marito. Lo stemma visibile, un leone che regge tre castelli, riporta la committenza delle opere ai Castiglioni.<\/p>\n
Il viaggio nell'arte profana prevede ancora una tappa, un ritorno nella provincia di Milano, alla scoperta di una villa dove, forse, soggiornò il grande Leonardo da Vinci. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"