{"id":26944,"date":"2012-05-23T10:49:34","date_gmt":"2012-05-23T10:49:34","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-05-25T09:32:03","modified_gmt":"2012-05-25T09:32:03","slug":"cadegliano-un-luogo-da-scovare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/cadegliano-un-luogo-da-scovare\/","title":{"rendered":"Cadegliano: un luogo da scovare"},"content":{"rendered":"
Il paese di Cadegliano Viconago si caratterizza per la composizione di diverse frazioni – Avigno, Cadegliano, Viconago, Arbizzo –<\/strong> nelle quali si conservano delle piccole chiese. La chiesa, all'esterno, si presenta come un'aula rettangolare con abside quadra, ha il campanile sulla destra ed una sacrestia sulla sinistra. A documentare l'antichità dell'originaria costruzione rimane quindi il solo campanile romanico.<\/strong> Il fusto della torre – slanciato e leggermente rastremato alla sommità – è composto da cinque piani con larghe lesene, quattro specchiature per lato, di cui le prime tre ad archetti trinati e feritoie, la quarta ad archetti binati e monofora, l'ultimo piano a bifore con doppia ghiera non molto uniformi. Tutte le aperture sono a spalle rette; le murature sono eseguite in pietra locale, con buon allineamento, e con predominanza di sarizzo, qualche grosso ciottolo di quarzite e rari conci di porfiroide rosso. Sureggio, S. Nazaro di Dino, S. Stefano di Miglieglia, S. Maria di Chioggogna, S. Mamete di Mezzovico.<\/p>\n Il portale della chiesa è decorato con sei formelle in bronzo rappresentanti alcuni simboli della religione cristiana. Il portale è stato realizzato negli anni Sessanta da Francesco Sonvico<\/em>. L'altra firma Vanni – Cavallari<\/em> si riferisce a due famiglie che hanno reso possibile la realizzazione della porta.<\/p>\n Le pareti della navata sono adornate dalle stazioni della Via Crucis<\/em>. Non sono state tramandate indicazioni in merito all'autore e alla data di esecuzione.<\/strong> Il disegno è molto netto e ben scandito in ogni suo particolare ed è riconducile molto probabilmente ad un artista di ambito popolare del XVIII – XIX secolo.<\/p>\n Dietro l'altare c'è un affresco rappresentante S. Fedele e la Beata Vergine del Carmine<\/em>: anche in questo caso non sono state tramandate notizie riguardanti l'autore e l'epoca di realizzazione. Il soldato San Fedele è in primo piano inginocchiato davanti alla Vergine con il Bambino che mostra il classico scapolare. La Vergine siede su una vaporosa nuvola che contribuisce a dare profondità alla scena. Molto elegante è l'armatura preziosa del santo. Da notare il particolare della tenda raccolta da un lato della rappresentazione. Una flebile luce giallognola sullo sfondo illumina la raffigurazione. Interessante è il particolare dei nasi: sono tutti molto accentuati. Il dipinto sembra appartenere ad un modesto pittore lombardo della fine del XVIII – inizio XIX secolo operante probabilmente su commissione di una volontà popolare o di un donatore. La Chiesa di Cadegliano Il paese di Cadegliano Viconago si caratterizza per la composizione di diverse frazioni – Avigno, Cadegliano, Viconago, Arbizzo – nelle quali si conservano delle piccole chiese.Quasi al confine con la Svizzera, in un paesaggio bucolico e naturale, si innalza la chiesa di S. Fedele e Beata Vergine del Carmine, dominante la […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26945,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,48],"tags":[],"yoast_head":"\n
Quasi al confine con la Svizzera, in un paesaggio bucolico e naturale, si innalza la chiesa di S. Fedele e Beata Vergine del Carmine, <\/strong>dominante la valle del fiume Tresa. <\/p>\n
La più antica documentazione riguardante l'esistenza dell'edificio risale al 1352. La costruzione ha subito trasformazioni radicali della navata – e parzialmente dell'abside – in un periodo compreso tra il 1624 ed il 1681. <\/p>\n
Sono evidenti i segni di restauro a partire dal piano delle monofore; qua e là compaiono mattoni e frammenti di tegole, che emergono da intonaci e strutture rifatte.
La torre campanaria si pone cronologicamente in relazione con altre strutture dell'arco prealpino e alpino dell'XI secolo.<\/strong> Ci sono molteplici relazioni con altri edifici simili dell'area varesina ma sono molto importanti anche quelle con il Canton Ticino: SS. Pietro e Paolo di <\/p>\n
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