{"id":27105,"date":"2012-06-14T18:00:11","date_gmt":"2012-06-14T18:00:11","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-06-15T09:07:18","modified_gmt":"2012-06-15T09:07:18","slug":"bruno-ravasi-torna-a-bizzozero","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/bruno-ravasi-torna-a-bizzozero\/","title":{"rendered":"Bruno Ravasi torna a Bizzozero"},"content":{"rendered":"
Gentile Direttore,
memore del grande spazio concesso in occasione del 35° anniversario dei restauri di Santo Stefano di Bizzozero nell'anno 2010, le comunico che abbiamo raggiunto uno dei nostri obiettivi: l'intitolazione a Bruno Ravasi del piazzale antistante la Chiesa ed il campo-santo di Bizzozero.
I miei più cari saluti.
Giuseppe Terziroli<\/p>\n
A Bizzozero la chiesa di Santo Stefano<\/strong> – monumento nazionale – un autentico gioiello architettonico, ricco di testimonianze dell'arte pittorica romanica, dei secoli XV e XVI, è stata oggetto di restauri da parte di un apposito Civico Comitato; direttore dei lavori fu l'architetto Bruno Ravasi. L'edificio è ad unica navata, nello stile romanico, con due entrate: la più antica è sulla parete sud. L'esterno è caratterizzato da un'abside di grandi dimensioni con decorazioni ad archetti pensili. Le pareti sono state <\/p>\n realizzate mediante l'utilizzo di sassi da fiume (forse recuperati da un vicino torrente). La torre campanaria, forse più antica dell'attuale tempio, è pure romanica.<\/p>\n Santo Stefano, che presenta molte somiglianze con la Chiesa di San Pietro a Gemonio, possiede, all'interno, affreschi dal 1000 al 1500<\/strong> ed ospita il più importante ciclo pittorico<\/strong> dell'artista Galdino da Varese. La Madonna è dipinta in un mirabile affresco, sotto il ciborio, risalente al secolo XIV, nell'atto di donare il latte al Bambin Gesù. Come in San Pietro di Gemonio i dipinti della navata (parete nord) sono devozionali, commissionati da privati o da famiglie, che secondo l'uso dei tempi, ponevano lungo le pareti altari, anche in legno per la celebrazione di messe.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Madonna in trono Gentile Direttore,memore del grande spazio concesso in occasione del 35° anniversario dei restauri di Santo Stefano di Bizzozero nell'anno 2010, le comunico che abbiamo raggiunto uno dei nostri obiettivi: l'intitolazione a Bruno Ravasi del piazzale antistante la Chiesa ed il campo-santo di Bizzozero. I miei più cari saluti.Giuseppe Terziroli A Bizzozero la chiesa di Santo Stefano […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":27106,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Le origini dell'edificio sono documentate fin dall'VIII secolo, dopo gli scavi archeologici effettuati negli anni Settanta.
La chiesa è il monumento più antico del rione varesino; nata come oratorio, ricevette nel 1347 la dotazione di una Cappellania tramite l'Arcivescovo di Milano Giovanni Visconti, con la previsione della officiatura di culti e messe quotidiane ed anche il sostentamento di clero dedicato.<\/p>\n
Questi nel 1498 dipinse il ciborio, cappella devozionale eretta nel XV secolo, dedicata alla Madonna; il tempietto è di impostazione rinascimentale, quadrato, ed è retto da due colonne gotiche di molera, poste su di un piedistallo, sormontate da capitelli corinzi decorate con foglie ispirate alla antichità classica.<\/p>\n
Notevole è l'intera decorazione dell'abside (1536): le raffigurazioni in due ordini, più una fascia bassa, riproducono Dio Padre<\/em> e i Dottori della Chiesa<\/em> nella parte superiore, la Crocifissione<\/em> e i Santi Apostoli<\/em> in quella inferiore. Al centro dell'abside si trova un eccezionale altare con affreschi romanici<\/strong> dei Santi Ambrogio e Stefano<\/em>, XI secolo.<\/p>\n