{"id":27446,"date":"2012-08-09T05:28:40","date_gmt":"2012-08-09T05:28:40","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-08-10T07:32:50","modified_gmt":"2012-08-10T07:32:50","slug":"il-cielo-degli-antichi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-cielo-degli-antichi\/","title":{"rendered":"Il cielo degli antichi"},"content":{"rendered":"
Da sempre il cielo è stato fonte di interesse pere l'uomo, sebbene sia impossibile determinare quando abbia cominciato a studiarne i fenomeni. Senza dubbio i cacciatori di mammut di trentamila anni fa conoscevano i movimenti celesti, usati come basi di riferimento per spostarsi. Da sempre i marinai hanno seguito il corso della stella polare per orientarsi in mare.<\/p>\n
Famosi per gli studi astronomici sono gli Etruschi, la cui religione, una sintesi di elementi italici e orientali, addirittura mesopotamici, prevedeva pratiche come l'aruspicina, ovvero la lettura del futuro dalle viscere degli animali e l'epatoscopia, ovvero l'esame del fegato. L'archeologia ha messo in luce la presenza di veri e propri modelli di fegato in argilla, usati per le pratiche divinatorie, come quello conservato a museo di Piacenza.<\/p>\n Religione rivelata.<\/strong> La religione etrusca, un po' il cristianesimo, era una religione rivelata, cioè trasmessa al popolo da personaggi divini e trascritta in libri, i cosiddetti libri divinatorii, nei quali si parla anche di cosmogonia e organizzazione celeste.<\/p>\n La volta celeste.<\/strong> Gli Etruschi dividevano la volta celeste in sedici regioni ciascuna dedicata a una divinità, e allo stesso modo dividevano gli spazi terrestri. La zona migliore, positiva per l'uomo, era quella nord-orientale, la più sfavorevole quella sud-occidentale. In queste vere e proprie case avevano sede gli dei, come Tinia, il dio del fulmine, Uni, la dea madre ed anche Ercole, unico eroe greco accolto nel pantheon etrusco. Un documento eccezionale è proprio il fegato di Piacenza che reca incise le sedici zone, con tanto di iscrizioni che identificano il nome del dio.<\/p>\n Dal cielo alla terra. <\/strong>Questi elementi di cosmologia erano poi applicati anche alla vita quotidiana. Le sepolture erano orientate verso la parte più favorevole del cielo e la pratica della divisioni in parti era seguita anche nelle fondazioni delle città.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il "fegato" di Piacenza Da sempre il cielo è stato fonte di interesse pere l'uomo, sebbene sia impossibile determinare quando abbia cominciato a studiarne i fenomeni. Senza dubbio i cacciatori di mammut di trentamila anni fa conoscevano i movimenti celesti, usati come basi di riferimento per spostarsi. Da sempre i marinai hanno seguito il corso […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":27447,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[10,39],"tags":[],"yoast_head":"\n