{"id":27533,"date":"2012-08-28T10:27:09","date_gmt":"2012-08-28T10:27:09","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-08-31T07:10:16","modified_gmt":"2012-08-31T07:10:16","slug":"il-mistero-di-azelio-corni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-mistero-di-azelio-corni\/","title":{"rendered":"Il mistero di Azelio Corni"},"content":{"rendered":"
"Un giusto equilibrio e una ponderata armonia tra intelletto e passione, tra azione di testa e azione di pancia". Azelio Corni si congeda così dall'intervista, quasi citando Jane Austen e con il pensiero già rivolto all'India dove esporrà una serie di nuovi lavori. Gli stracci compressi si trasfigurano in superficie composita e camaleontica. Azelio Corni nasce a Sesto Calende nel 1948 e dopo la maturità classica si diploma in pittura all'Accademia di Brera. A partire dalla fine degli anni '60 opera nel campo delle arti plastiche esponendo in numerose mostre <\/p>\n personali e collettive con lavori improntati con una pittura scarna ed essenziale, già attenta più alla progettualità e al percorso del fare piuttosto che al prodotto. Numerose sono le rassegne collettive tra cui "Giovane pittura italiana" Rotonda della Besana Milano 1973 – Premio "Città di Novara" (1 premio) 1975 – "Artelago" interventi sulla superficie acquatica del logo di Monate (Va) 1985 – "Opere scultoree nel Palazzo Perabò" Cerro di Laveno (Va) 1987 – "Fuori d'acqua" "Sedici barche d'artista" civico Museo di Sesto Calende (Va) 1992 – "Artefiera Bologna" 1997 – "La scultura possibile" Premio internazionale di Scultura Guglielmo Marconi, Bologna 1998 – "Senza frontiere" Ginza art Gallery, Tokio, Giappone 1998 – "Quarter Quartet" Gallery Florence Lynch, New York U.S.A 2000 – "Terzo Millennio" Premio internazionale di Scultura, terre Moretti (segnalato) 2000 – "Immagini per Brecht" Circolo Culturale Bertold Brecht Milano 2003 – "Atrefiera Milano" 2009 – "Tragodia", Siracusa 2009. Ha organizzato la sua prima personale nel 1974 presso il Comune di Angera (Va) cui faranno seguito altre personali tra cui: Galleria 9 Colonne di Bologna 1982 – "L'involucro perduto" Pinacoteca di Villa Soranzo, Varallo Pombia (NO) 1991 – "Offene ateliers" Bielefeld, Germania, 1994 – Galleria Florence Lynch, New York, U.S.A 1997 – "Diagrammi" Spazio Cesare da Sesto, Sesto Calende (Va) 2005 – "Gift" Bca Gallery Mumbay, India, 2005 – "Corni-Nenciulescu" Comune di Barlassina, (MI) 2007 – "Diagrammi 2" – Spazio Danesi, Olgiate Olona 2009 – "Trame" Palabandera, Busto Arsizio 2009.
"Il materiale chiama l'artista quasi si trattasse di affinità elettive, di richiami non più sotterranei ma espliciti e diretti. Con un panno destinato ad usi industriali ho dato forma a questa serie di tappeti e di arazzi. Ma la chiave d'inizio, l'innesto che dà la possibilità a tutto questo sono il segno e il gesto pittorici".
Per Azelio Corni la regola e la disciplina, capaci di direzionare il lavoro d'artista, convivono con il travolgente impeto creativo,<\/strong> la forza esplosiva dà la mano ad un controllo savio che regola con metodo l'attività dell'artista.
Ci accoglie nel suo grande studio (o meglio sarebbe dire "officina-fucina" o "fabbrica-telaio") dell'ex filatoio di Castelletto Ticino: alle pareti pendono, come drappi e stendardi, i lavori di tela e plastica, dal segno incisivo, dotate di progettualita', riflessione e ricerca introspettiva.<\/p>\n
L'arte di Azelio Corni "si scalda", si umanizza, si allontana dalla freddezza razionale della Minimal Art che aveva scelto programmaticamente di tirarsi fuori dalle passioni e dall'umano sentire.
L'autore torna ad una produzione artigianale, ad un'arte che si fa lavoro "su" e "con" i materiali, ad un'attività in cui traspare l'essenza del fare e del produrre.<\/strong> <\/p>\n
C'è nel suo lavoro un prevalere dell'aspetto sperimentale e di ricerca, affiancato ad una costante attenzione anche ad altri linguaggi espressivi che, attorno agli anni '80, portano il suo operare al di fuori dell'ambito strettamente pittorico.<\/p>\n