{"id":27563,"date":"2012-08-30T05:14:21","date_gmt":"2012-08-30T05:14:21","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-08-31T07:14:45","modified_gmt":"2012-08-31T07:14:45","slug":"tra-restaurazione-e-spirito-d-avanguardia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/tra-restaurazione-e-spirito-d-avanguardia\/","title":{"rendered":"Tra Restaurazione e spirito d’Avanguardia"},"content":{"rendered":"
\"Redoutensaal,Redoutensaal, Ballo in maschera, 1815, Wien Museum<\/span><\/div>\n

Fu il Congresso di Vienna<\/strong>, nel 1815<\/strong>, con le feste di corredo ed i numerosi balli, che aprì la strada del successo internazionale al valzer<\/strong>. Tutti i paesi europei, infatti, avevano inviato i rappresentanti nella capitale austriaca, dalla Francia<\/strong> all'Inghilterra<\/strong>, dalla Russia<\/strong> alla Spagna<\/strong>, fin anche dai più piccoli principati, da Hannover<\/strong> al Regno delle Due Sicilie.<\/p>\n

<\/strong>Il conte Auguste de La Garde<\/strong>, emissario francese scrisse, a proposito di una delle feste danzanti: "Dopo la partenza dei sovrani, l'orchestra cominciò a suonare dei Walzer. D'un tratto<\/em>, una scarica elettrica sembrò trasmettersi a tutta la moltitudine<\/strong><\/em> <\/em>convenuta<\/strong><\/em>. Non si può nemmeno <\/em>immaginare il potere che il Walzer esercita<\/strong><\/em>. Udite le prime battute, i volti s'illuminano, gli occhi si ravvivano, un fremito di gioia attraversa i presenti. Le leggiadre trottole roteanti si formano, cominciano a muoversi, ad intrecciarsi, a superarsi.<\/p>\n

<\/em>Bisogna aver visto queste donne così belle e seducenti, tutte sfavillanti di fiori e di diamanti, strette nelle braccia dei loro compagni di danza, <\/em>come meteore lucenti<\/strong><\/em>, sospinte da questa <\/em>musica irresistibile<\/strong><\/em>".<\/p>\n

<\/em>Non v'è dubbio che il fascino esercitato dal valzer fu così forte sugli stranieri che i presenti la presentarono nei rispettivi paesi come un'originale moda d'avanguardia<\/strong><\/em> <\/em>e di spirito moderno<\/strong><\/em> che, dalle corti, si diffuse presso la popolazione. <\/p>\n

\"Redoutensaal,Redoutensaal, Ballo in maschera (partic.)<\/span><\/div>\n

Fra i valzer ballati al tempo del Congresso, ce n'era una serie composta da Joseph Wilde<\/strong>, direttore musicale delle Redoutensaal<\/strong> dei Balli di Corte all'Hofburg.<\/strong> Queste pagine, definite come "dodici valzer con coda",<\/strong><\/em> comprendeva brani di valzer indipendenti in doppia coppia, ognuno di otto battute, oltre a danze di Michael Pamer<\/strong> (1782 – 1827) e Johann Faistenberger<\/strong>.<\/p>\n

Il valzer assumeva, così, la prima struttura<\/strong>: una serie di temi danzanti (5 o 6)<\/strong> di sedici battute con ritornello<\/strong>, cui seguiva una conclusione più veloce, la coda<\/strong><\/em>.<\/p>\n

<\/strong>Nel 1819<\/strong> fu Carl Maria von Weber<\/strong> (1786 – 1826) a segnare una svolta nella struttura del valzer, grazie ad una pagina pensata per solo pianoforte che fu orchestrata, solo molto più tardi, da Berlioz,<\/strong> in Francia, il celeberrimo rondò Aufforderung zum Tanz<\/strong><\/em> (Invito<\/strong> alla danza<\/strong>) op. 65: la struttura di questo brano presenta una sequenza di valzer racchiusi da un'introduzione e da una sezione finale, a guisa di coda.<\/p>\n

Per lo più, fino all'epoca del brano di Weber<\/strong>, pagina che divenne in breve un "best seller", grazie ai pianisti che lo proponevano nelle Sale da concerto, sia per la bellezza <\/p>\n

\"TargaTarga sul palazzo natale di Michael Pamer<\/span><\/div>\n

(e piacevolezza) dei temi, sia per le difficoltà tecniche insite, che permettevano loro di dimostrare il deciso virtuosismo, le varie danze a tempo di 3\/4 compresi i valzer "incatenati"<\/strong><\/em> tra loro come quelli di Wilde, erano composti semplicemente come un insieme conseguente di brani a sé stanti, senza introduzioni né code.<\/p>\n

Due giovanissimi compositori di nemmeno vent'anni), Joseph Lanner (1801 – 1843) <\/strong>e Johann Strauss padre (1804 – 1849)<\/strong>, affascinati dalla proposta inconsueta di Weber, dopo avere fondato un'orchestra comune che, alcuni anni dopo sciolsero per dar vita a due rispettive compagini "rivali", cominciarono, pertanto, a sviluppare, espandere e formalizzare il valzer propriamente viennese<\/strong><\/em> <\/em>(vedremo, più avanti, che si differenzia da quello francese<\/strong><\/em>, erede, però, del primo) ponendo le basi su cui altri compositori, proprio cominciando dai figli di Strauss, avrebbero ulteriormente costruito e sviluppato, fino all'estremo esempio del valzer da concerto, nato per essere ascoltato, più che ballato.<\/p>\n

(segue)<\/em><\/p>\n

Link (YouTube) per esempi musicali:
Michael Pamer: <\/strong>"Walzer in mi maggiore"<\/strong><\/em>
http:\/\/www.youtube.com\/watch?v=n4qCnPvsIAE<\/u><\/p>\n

Carl Maria von Weber: <\/strong>"Invito alla danza", versione originale per pianoforte:<\/strong><\/em>
http:\/\/www.youtube.com\/watch?v=UPZx6tid_vI&feature=fvwrel<\/u><\/p>\n

Carl Maria von Weber: <\/strong>"Invito alla danza", orchestrazione di Berlioz:<\/strong><\/em>
http:\/\/www.youtube.com\/watch?v=Vf0on9TKtB4&feature=related<\/u><\/p>\n

Joseph Lanner: <\/strong>"Die Schoenbrunner" op.200 (Gli abitanti di Schoenbrunn)<\/strong><\/em>
http:\/\/www.youtube.com\/watch?v=X8LylTjJ5Mo&feature=related<\/p>\n

<\/u>Joseph Lanner: <\/strong>"Die Haimbacher" op. 116 (Gli abitanti di Haimbach)<\/strong><\/em>
http:\/\/www.youtube.com\/watch?v=MqmlDN-Asuo&feature=relmfu<\/u><\/p>\n

Jospeh Lanner: <\/strong>"Hofball Tanze" op.161 (Danze per il Ballo di corte)<\/strong><\/em>
http:\/\/www.youtube.com\/watch?v=HRfU3dJsGrQ&feature=related<\/u><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Redoutensaal, Ballo in maschera, 1815, Wien Museum Fu il Congresso di Vienna, nel 1815, con le feste di corredo ed i numerosi balli, che aprì la strada del successo internazionale al valzer. 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