{"id":27692,"date":"2012-09-14T06:39:38","date_gmt":"2012-09-14T06:39:38","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-09-14T07:45:15","modified_gmt":"2012-09-14T07:45:15","slug":"100-metri-di-scenografie-per-la-famiglia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/100-metri-di-scenografie-per-la-famiglia\/","title":{"rendered":"100 metri di scenografie per la famiglia"},"content":{"rendered":"
Dare spazio alla famiglia<\/strong>: questo è un obiettivo da tempo richiesto, un punto nodale nella questione politica e sociale del nostro Paese. Nel mondo dell'arte, si è voluto mettere in risalto proprio questo aspetto in modo emblematico, ovvero dando veramente spazio alla famiglia<\/strong>: ben cento metri lineari<\/strong>, tutti dedicati ad imponenti opere di scenografia sul tema della famiglia. otto giovani artisti. Tra l'altro, la Fondazione Bracco dal 2012 è Main Partner dell'istituzione scaligera. di una coppia, poi una figlia, una famiglia che cresce, e si scopre la sua famiglia. «Famiglia ad arte» segreteria@fondazionebracco.com<\/u> <\/p>\n http:\/\/www.fondazionebracco.com\/archivio\/cultura30.php<\/u><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" 100 metri di scenografie per la famiglia Dare spazio alla famiglia: questo è un obiettivo da tempo richiesto, un punto nodale nella questione politica e sociale del nostro Paese. Nel mondo dell'arte, si è voluto mettere in risalto proprio questo aspetto in modo emblematico, ovvero dando veramente spazio alla famiglia: ben cento metri lineari, tutti […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":27693,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,14],"tags":[],"yoast_head":"\n
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Otto sono gli artisti scenografi<\/strong> chiamati a riempire questo spazio con la loro creatività, parlando della famiglia, ciascuno a suo modo, secondo il proprio vissuto personale e la propria sensibilità artistica.
Cento metri tutti da visitare<\/strong>, dunque, allestiti presso la sede espositiva del CDI – Centro Diagnostico Italiano<\/strong>, che ha proposto questa iniziativa in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie<\/strong> che si è tenuto questa primavera proprio nella città di Milano.
Il progetto si inserisce nel contesto di un programma pluriennale più vasto<\/strong>, promosso della Fondazione Bracco<\/strong>, che ha avuto inizio nel 2010 con la realizzazione negli spazi del CDI de "Lo spettacolo del corpo<\/strong>", mostra degli allievi del Corso per Fotografi di scena dell'Accademia, con la partecipazione dell'Accademia Teatro della Scala<\/strong>, da cui provengono appunto questi <\/p>\n
In questi centro metri di superficie gli otto allievi del corso di Scenografia hanno potuto liberare la propria creatività<\/strong>, potendo adottare peraltro le tecniche più diverse, e ispirandosi spesso alla propria esperienza esistenziale, producendo così opere di estrema originalità.
Edoardo Arcuri<\/strong> ha presentato la sua opera, intitolata "L'animale quotidiano<\/strong>", prendendo spunto dalla street-art: utilizzando un fondo materico e composto da sagome di carta, ha ricreato un muro metropolitano sul quale campeggiano famiglie di animali.
Agnese Bellato<\/strong> in "Melo Vite Ulivo<\/strong>" sottolinea l'aspetto fondativo della famiglia, quale base e mattone della società: anzi, più di un mattone, essa viene rappresentata proprio come una radice<\/strong>, dipingendo il senso della famiglia come ciò da cui la pianta può nascere, trarre la linfa vitale, nutrirsi e crescere.
Carlo Maria Filippelli<\/strong>, nella sua opera chiamata "Formazione di un nucleo familiare<\/strong>" riflette invece sul senso del termine consanguineo<\/strong>, decostruendo l'iconografia tradizionale attraverso centoquaranta volti che escono dalla tela e ciascuno può essere padre, madre, figlio, figlia, ecc…
Carolina Baraggioni<\/strong> in "Frammenti<\/strong>" ha voluto mostrare quasi dei fotogrammi che narrassero la storia della famiglia<\/strong>, ricostruendola attraverso il disegno di un rullino srotolato e ad una serie di immagini: prima l'immagine <\/p>\n
Valentina Carcupino<\/strong>, invece, sposta l'attenzione sulla nostalgia dei sapori e degli odori d'infanzia, vissuta insieme ai nonni, con la sua opera intitolata "Le Marmellate della Nonna<\/strong>", nella quale vengono racchiusi in piccoli vasetti i ricordi familiari, i profumi, i simboli familiari della fanciullezza nella quale si è cresciuti.
Kim Jiae<\/strong> si focalizza sul senso di calore trasmesso dal nucleo familiare<\/strong>, esprimendo l'idea del focolare domestico, dell'emozione di luce e di serenità data dalla propria dolce casa: identifica così nella lampadina la luce del sole<\/strong>, idealmente inteso come il sole della propria casa, della propria stanza, il proprio sole personale.
Marta Muneratti<\/strong>, prima di cinque fratelli, riflette sulla "Vita<\/strong>", oggi così subdolamente maltrattata e disprezzata, valorizzandola attraverso i dipinti di immagini legate alla nascita e al grembo materno.
Agostino Sacchi<\/strong>, infine, ricorda la famiglia nei suoi aspetti ludici, ossia quel luogo sicuro nel quale i bambini possono giocare liberamente, dando sfogo alla propria fantasia, esprimendo le proprie potenzialità: la sua ispirazione proviene infatti dall'universo infantile, ritraendo nella sua opera due bambini nei loro momenti di svago.
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Un fermento di immagini e di colori che artisticamente ritraggono e valorizzano quella realtà fondamentale nella quale ciascuno è nato e che permette alla nostra società di continuare a vivere e a proiettarsi nel futuro.
<\/p>\n
<\/strong>100 metri lineari per 8 scenografi
<\/strong>Dal 30 maggio al 29 settembre 2012
CDI – Centro Diagnostico Italiano
Milano, Via Simone Saint Bon, 20
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.00
Sabato dalle 7.30 alle 12.00
Domenica chiuso
Ingresso gratuito
Info: CDI tel. 02483171 – Fondazione Bracco tel. 02 21 77 21 26 <\/p>\n