{"id":27816,"date":"2012-10-10T06:24:36","date_gmt":"2012-10-10T06:24:36","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-10-12T09:14:17","modified_gmt":"2012-10-12T09:14:17","slug":"omaggio-a-giuseppe-panza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/omaggio-a-giuseppe-panza\/","title":{"rendered":"Omaggio a Giuseppe Panza"},"content":{"rendered":"
Era il 1968 quando nella rinnovata sede della Galleria San Fedele furono presentate opere di alcuni protagonisti dell'arte statunitense e europea come Kline, Rothko, Oldenburg, Rauschemberg, Lichtenstein, Tapies e Fautrier.<\/p>\n
Detto ciò, è necessario fare un passo indietro.<\/p>\n
Quella storica mostra fu possibile grazie all'amicizia fra p. Arcangelo Favaro, fondatore del Centro San Fedele e un raffinato e lungimirante collezionista quale era Giuseppe Panza di Biumo, oltra al comune amore per l'arte contemporanea.<\/strong><\/p>\n Con la mostra "Tra natura e Spirito. Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo", a cura di Andrea Dall'Asta, direttore della Galleria, Giuseppina Caccia Dominioni Panza, collezionista e Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, lo spazio milanese ricorda la figura di chi seppe leggere con colta attenzione l'arte contemporanea a partire dagli anni '50. <\/p>\n Le opere dei nove artisti presenti in mostra hanno, come tema comune, il rapporto con la natura, <\/strong>che scorre nella sequenza fotografica di Hamish Fulton, composta da luoghi incontaminati tanto da tracciare un percorso pervaso dal silenzio.<\/p>\n Di nuovo percorrenza si legge nell'opera di Allan Grahm, composta da due punte che fuggono in direzioni diverse e ricoperte dalle pagine di "On the road" di Kerouac.<\/p>\n E' scritta con caratteri piccolissimi, la storia d'amore che tratteggia l'orizzontalità dell'opera, in legno, di Ron Griffin snodandosi, con la sinuosità di un'onda, dal tramonto all'aurora.<\/p>\n Nelle minuscole architetture di Christiane Lohr, composte con vegetali essiccati, si coglie l'intenso legame dell'artista con la natura e la sua paziente e minuziosa operosità.<\/p>\n Dall'infinitamente piccolo, si passa al peso delle pietre e all' imponente dimensione del lavoro, magicamente circolare, di Richard Long, indiscusso esponente della Land Art.<\/p>\n Nei monocromi (anni '90) di Gregory Mahoney, dal titolo "Sea", dall'azzurro del mare si passa al bianco del sale, per arrivare al ruggine della terra.<\/p>\n E di reggine è ricoperta la possente croce, posata a terra, di Richard Nonas, quale momento di forte riflessione spirituale.<\/p>\n La minima percettibilità dello scorrere del tempo è data dai monocromi di Phil Sims che mutano di tono al minimo cambiamento di luce.<\/p>\n La totemica opera di Emil Luckas, costruita a strati di differenti materiali, nasconde al suo interno un segreto: scomponendola rivela vuoti di minime dimensioni attraverso i quali si scorgono gli spazi successivi.<\/p>\n Ci ha accompagnati lungo il percorso espositivo Maria Chiara Cardini responsabile del coordinamento della mostra e della redazione del catalogo.<\/strong> Come è nata la progettazione del catalogo?<\/strong> Vuole raccontarci l'esperienza avuta con Christiane Lohr?<\/strong> Cosa Le piace di questa mostra?<\/strong> Un'opera di Christiane Lohr Era il 1968 quando nella rinnovata sede della Galleria San Fedele furono presentate opere di alcuni protagonisti dell'arte statunitense e europea come Kline, Rothko, Oldenburg, Rauschemberg, Lichtenstein, Tapies e Fautrier. Detto ciò, è necessario fare un passo indietro. Quella storica mostra fu possibile grazie all'amicizia fra p. Arcangelo Favaro, fondatore del […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":27817,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[51],"tags":[],"yoast_head":"\n
"Questa mostra ha preso corpo perché il Conte Panza di Biumo partecipò a creare la prima mostra quando venne inaugurata questa galleria d'arte, ci è sembrato giusto, se pur con un po' di ritardo, commemorare i passati cinquant'anni da quella data, in un momento in cui il tema della natura e della spiritualità è abbastanza forte e con Giuseppina abbiamo deciso di ricordare la collaborazione avuta con la collezione Panza, questa mostra è nata così, per amore".
E nel dire queste parole arrossisce un po'.<\/p>\n
"La progettazione del catalogo nasce dalla scelta delle opere, queste opere sono state scelte col cuore e con molta emozione, sono opere che hanno a che fare con elementi naturali, col camminare, con una attenta ricerca e dopo di che il montaggio è stato fatto seguendo gli autori con un ordine abbastanza classico di catalogazione". <\/p>\n
"Oh… Christiane Lohr è fantastica, innanzi tutto è una donna " Afferma ridendo " Che vive fra due mondi opposti, la Germania e l'Italia e li apprezza entrambe ogni volta che si sposta da un paese all'altro, quello che colpisce e che i suoi lavori sono scambiati per cose molto delicate, per strutture fragili, invece lei ha espresso che la sua ricerca è esattamente il contrario, lei vuole fare architetture forti cose totemiche usando gli elementi della natura e infatti citava l'arco fatto con peli di crine del cavallo e diceva, questa è una cosa che si sfalda, ma vedi la potenza, la potenza è data dall'architettura della linea, anche se è in versione microscopica".<\/p>\n
"A parte Long e Nonas che sono due pietre miliari, devo dire Mahoney, mi piace questo trittico con i colori del mare e le conseguenze che il mare produce su un materiale come il ferro".<\/p>\n
Tra Natura e Spiritualità.
Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo<\/strong>
Milano, Galleria San Fedele, via Hoepli 3 a
Fino al 21 novembre 2012
Orari: da martedì a sabato dalle 16.00 alle 19.00<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"