{"id":27882,"date":"2012-10-12T08:12:58","date_gmt":"2012-10-12T08:12:58","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-10-12T09:10:41","modified_gmt":"2012-10-12T09:10:41","slug":"insettari-contemporanei","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/insettari-contemporanei\/","title":{"rendered":"Insettari contemporanei"},"content":{"rendered":"
Ad una prima occhiata ciò che colpisce nei lavori di Aura Zecchini (Peschiera del Garda, 1983)<\/strong> è il denso impasto cromatico ottenuto dalla studiata sovrapposizione di smalti, pizzi e inchiostri su carta intelata, ma sbirciando tra i rilievi materici creati dai colori e dalle fitte trame dei tessuti, sbucano ali, antenne e zampe disegnate con estrema perizia tecnica a punta di pennino. Farfalle, libellule, scarabei e mosche, con la loro silhouette elegante ed essenziale, si tuffano nelle setose corolle dei fiori creando dei delicati "incidenti botanici".<\/p>\n Se nelle minuziose nature silenti fiamminghe e olandesi l'incessante movimento degli inopportuni animaletti suggeriva un senso di avvizzimento e di imminente decadenza delle cose, nelle opere dell'artista veronese questo intenso brulicare si trasforma in un gioioso inno alla vita<\/strong>. Proprio come una vera entomologa, l'artista affonda le mani nella natura e rappresenta i suoi piccoli insetti all'interno del loro habitat naturale, mentre si scontrano e si (con)fondono con le esuberanti infiorescenze naturali.<\/p>\n Queste grandi "fiabe botaniche"<\/strong> dialogano con una nuova serie di fogli, dove ipnotiche macchie di inchiostro – viola, rosa, rosso, verde e blu – si addensano come delle nebulose sopra i corpi sottili degli insetti, e con un'installazione ambientale<\/strong> realizzata attraverso l'uso di acetati e piccole palline di vetro su cui la Zecchini e\u0300 intervenuta disegnando un finissimo intreccio di linee e sagome. Partendo da una collezione di fiori e dall'analisi comportamentale di un preciso insetto, l'artista ne esplora graficamente le caratteristiche anatomiche associando parti peculiari di altri insetti per comporre un mondo ibrido vivificato dal fondo lattiginoso e dal segno sinuoso.<\/p>\n Come spiega la curatrice<\/strong> della mostra, Emma Gravagnuolo<\/strong>, l'artista "lavora sulla possibilità di recuperare le sensazioni che precedono la familiarità, attraverso opere dalla forte valenza iconica che s'impongono all'attenzione" e catturano lo sguardo dello spettatore "con la nascita di microcosmi leggere e caotici". Aura Zecchini <\/strong>Malie d'elitre Una delle opere in mostra Ad una prima occhiata ciò che colpisce nei lavori di Aura Zecchini (Peschiera del Garda, 1983) è il denso impasto cromatico ottenuto dalla studiata sovrapposizione di smalti, pizzi e inchiostri su carta intelata, ma sbirciando tra i rilievi materici creati dai colori e dalle fitte trame dei tessuti, sbucano ali, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":27883,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[41,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/p>\n
<\/strong><\/em>a cura di Emma Gravagnuolo
Dal 12 ottobre al 12 novembre 2012
Galleria Doppia V, Via Moncucco 3, Lugano
Tel. + 41 (0)91 9660894
Orari: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00
Ingresso libero<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"