{"id":27988,"date":"2012-11-02T06:52:11","date_gmt":"2012-11-02T06:52:11","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-11-02T08:00:39","modified_gmt":"2012-11-02T08:00:39","slug":"l-uomo-di-de-braud","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-uomo-di-de-braud\/","title":{"rendered":"L\u2019uomo di De Braud"},"content":{"rendered":"
Il soggetto umano non smette di ispirare il mondo dell'arte<\/strong>, come una miniera inesauribile di significati, e l'artista milanese Alberto de Braud<\/strong> scava nelle profondità di questo tema per trarne nuovi spunti di riflessione.<\/p>\n Nella sua recente mostra, ospitata presso il Museo Diocesano di Milano<\/strong>, egli ha voluto riassumere in quaranta opere<\/strong> i quasi trent'anni di ricerca<\/strong> che ha svolto sul tema dell'uomo<\/strong>, visto sia come individuo<\/strong> che come parte della società<\/strong>, sia nella sua forza che nella sua fragilità, sia nei suoi limiti che nella sua aspirazione all'infinito. Oltre ad avere come tema specifico il soggetto umano, il filo conduttore che lega le opere di Alberto de Braud, e che declina il tema dell'uomo dandogli un taglio specifico, è costituito dall'idea di metafora<\/strong>, che lega la sua ricerca di artista all'accumulazione<\/strong>, alla sequenza<\/strong>, alla moltiplicazione<\/strong>. In mostra, le opere decontestualizzate si rincorrono tra la dimensione del gioco e una realtà in bilico, ironica e bizzarra. Tale processo fornisce allo spettatore solo frammenti della realtà, segni vuoti senza senso, che montati insieme assumono un significato nuovo, arbitrario e imposto dall'artista. una conclusività ultimativa e quasi apocalittica, seppur vissuta nel contesto ludico e divertente del gioco, unendo così travaglio e ricreazione, ironia e serietà. Curata dal direttore del Museo, Paolo Biscottini<\/strong>, e realizzata grazie a Banca Generali<\/strong>, la mostra raccoglie dunque dei lavori che, basati sulla figura stilizzata dell'uomo, indagano temi come la fragilità dell'essere umano, l'equilibrio precario del rapporto tra società e individuo e il continuo sforzo che quest'ultimo affronta nel cercare mete e obbiettivi sempre più audaci. L'Amministratore delegato di Banca Generali<\/strong>, Piermario Motta<\/strong>, ha dichiarato: "Banca Generali da anni coniuga la propria professionalità in campo finanziario all'impegno per la collettività in ambito sia sociale sia culturale. Siamo felici di accompagnare la mostra di un artista così attento e sensibile alle dinamiche attuali. La centralità dell'uomo nelle opere di de Braud risulta infatti quanto mai contemporanea con una tensione emotiva mutevole tra paradigmi surreali ed esistenziali". Fine del gioco Una delle opere in mostra Il soggetto umano non smette di ispirare il mondo dell'arte, come una miniera inesauribile di significati, e l'artista milanese Alberto de Braud scava nelle profondità di questo tema per trarne nuovi spunti di riflessione. Nella sua recente mostra, ospitata presso il Museo Diocesano di Milano, egli ha voluto riassumere in […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":27989,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[],"tags":[],"yoast_head":"\n
Il percorso espositivo che viene presentato in questa mostra offre allo spettatore sculture e installazioni<\/strong> che documentano dunque la sua lunga e travagliata ricerca, nella quale la ripetizione e la ridondanza semantica è vissuta come rappresentazione del significato o del simbolo nascosto delle cose, attraverso l'utilizzo di forme allegoriche che cercano nella leggerezza e nell'equilibrio il loro stato d'essere.<\/p>\n
Intitolata "Fine del gioco"<\/strong>, la mostra sembra suggerire <\/p>\n
Come commenta lo stesso Alberto de Braud<\/strong>: "Personalmente, la figura umana è stato uno dei temi che ho esplorato più spesso perché è un tema inesauribile, ancora pieno di possibilità e carico di significati e simbolismi, ma non è il solo. Ho lavorato e lavoro ancora in altre direzioni e per questa ragione ho voluto fortemente in questa mostra offrire al pubblico una visione completa di questo soggetto a me caro e liberarmene per affrontare nuove avventure."<\/p>\n
<\/strong><\/p>\n
Alberto de Braud<\/strong> nasce a Milano nel 1959 e consegue il Bachelor of Fine Arts presso la Rhode Island School of Design, a Providence, nel 1983. A New York espone alla Galleria Mokotoff, New Gallery, ABC No Rio Gallery, Art in General, e partecipa alla mostra "Artist in the Market place" (Bronx Museum, 1986). Nel 1991 lavora ed insegna alla Bemis Foundation, Nebraska, e crea una fontana in bronzo per un parco vicino Boston. Nel 1992 partecipa alla Biennale di Scultura di Gubbio. Si trasferisce a Parigi nel 1994, presso la Fondazione Citè International des Arts, ed espone alle gallerie Pascal Lansberg e Sous-sol. A Milano dal 1998, i suoi lavori sono in mostra presso la galleria Bruna Soletti, E-studio, Galleria Blu. Nel 2004 presenta una personale al Parlamento Europeo a Strasburgo. Nel 2007 gli viene commissionata una scultura monumentale di 20 mt per il Maciachini Center di Milano. Attualmente, oltre a mostre in gallerie private, si dedica alla scultura monumentale, pubblica e privata in Italia, Spagna, Svizzera e Francia: ricordiamo le installazioni allo Chalet Mollino di Salice d'Ulzo ed a Palazzo Europa a Padova e la personale alla Galleria Quintocortile di Milano, nel 2011.
<\/p>\n
<\/strong>Personale di Alberto de Braud
<\/strong>Dal 3 ottobre all'11 novembre 2012
Milano, Museo Diocesano, Corso di Porta Ticinese 95
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00
Lunedì chiuso
Ingresso al Museo: intero: 8 Euro; ridotto 5 Euro
Info:
Tel. 02.89420019
info.biglietteria@museodiocesano.it<\/u>
http:\/\/www.museodiocesano.it\/
<\/u><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"