{"id":28024,"date":"2012-11-01T12:09:28","date_gmt":"2012-11-01T12:09:28","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-11-02T08:03:18","modified_gmt":"2012-11-02T08:03:18","slug":"il-dibattito-sull-architettura","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-dibattito-sull-architettura\/","title":{"rendered":"Il dibattito sull’architettura"},"content":{"rendered":"
Museo della comunicazione<\/em>: il design open space è caratteristico del museo stesso e della sua missione: spiegare la storia e la funzione della comunicazione. La filosofia educativa del museo ha sempre posto grande valore nell'incoraggiare i visitatori ad essere coinvolti nella comunicazione. Due opere degne di nota viste personalmente nell'esposizione temporanea in corso: in "A. in wonderland"<\/strong><\/em> di Thomas Haenisch, Angela Merkel è travestita da Alice nel paese delle meraviglie e paracadutata sull'Europa con una cassaforte. In "Senza titolo" di Amin Mansouri<\/strong> si legge: "Be careful, you can destroy the world with this". Così, una semplice matita su fondo bianco detiene il potere della <\/p>\n parola, dell'immagine e della politica nel mondo d'oggi e di domani.<\/p>\n Il Museo Schirn<\/em> è ubicato in un edificio postmoderno ultimato nel 1986 ed è la più importante sala di esposizioni temporanee della città, di forma allungata e comprendente, nella parte centrale, una sala rotonda in parte vetrata; la struttura è stata inizialmente molto criticata ma appartiene oggi agli edifici che più caratterizzano l'immagine della moderna Francoforte.<\/p>\n Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle principali istituzioni culturali: il Museo Archeologico<\/em> si trova nell'ex chiesa del Karmeliterkloster – l'antico monastero carmelitano – e in un moderno edificio lungo Alte Mainzer Gasse. Entusiasmanti e meravigliosi sono i brani di affresco sulla vita di Gesù,<\/strong> uno dei più importanti cicli iconografici conservati a nord delle Alpi, sopravvissuto alla II Guerra Mondiale ed eseguito da Jörg Ratgeb (Schwäbisch Gmünd, circa 1480 – Pforzheim, 1526). Un grande e complesso dibattito è in atto a Francoforte sulla ricostruzione parziale del centro storico<\/strong>, distrutto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nikolaikirche<\/strong>, <\/em>chiesa a sala costruita tra il 1200 e il 1400, ricostruita dopo la guerra, con un grazioso carillon che risuona dalla torre tutti i giorni alle ore 9, 12 e 17. Il <\/strong>Dom.<\/strong> <\/em>La città non è mai stata sede vescovile, ma il fatto che vi venissero eletti e incoronati re e imperatori tedeschi ha trasformato una chiesa di modeste dimensioni in cattedrale vera e propria. Jorg Ratgeb, Affresco sulla vita di Gesù Museo della comunicazione: il design open space è caratteristico del museo stesso e della sua missione: spiegare la storia e la funzione della comunicazione.I temi dell'esibizione permanente "Media tell (Hi)stories" sono: dagli inizi della comunicazione alla società dominata dai media di oggi. La filosofia educativa del museo ha […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28025,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,39],"tags":[],"yoast_head":"\n
I temi dell'esibizione permanente "Media tell (Hi)stories" sono: dagli inizi della comunicazione alla società dominata dai media di oggi.<\/p>\n
Anche per questo motivo, la collezione d'arte include lavori di Carl Spitzweg, Max Ernst, Joseph Beuys e Salvador Dalì.<\/strong> Affascinanti mostre temporanee, inoltre, esplorano aspetti selezionati del tema.<\/p>\n
In esso si trovano le collezioni di Preistoria e Protostoria, dove sono riuniti ritrovamenti archeologici che vanno dall'età della Pietra sino all'Impero Romano, provenienti dalla zona. Un'altra sezione, invece, è dedicata all'arte antica del Mediterraneo e del Medio Oriente.
La navata centrale dell'ex chiesa è dedicata al passato romano di Francoforte: i vari oggetti danno l'idea di come si vivesse in città tra il I secolo avanti Cristo e il III dopo Cristo.<\/p>\n
della II Guerra Mondiale<\/span><\/div>\n
Städel Museum<\/strong><\/em>: il ricco commerciante Johann Friedrich Städel donò nel 1815 la sua raccolta di quadri, disegni ed incisioni ai cittadini di Francoforte, con l'unica richiesta di ampliarla e ingrandirla.
<\/strong>In un secolo e mezzo, lo Städel è diventato una delle raccolte più famose e ricche d'Europa. Sistemato in un elegante edificio neorinascimentale del 1878, raccoglie tutte le epoche e scuole della pittura europea dal XIV al XX secolo: fiamminga (Jan Van Eyck), tedesca tra gotico e rinascimento (Dürer, Altodorfer, Cranach il Vecchio), italiana rinascimentale (Botticelli, Verrocchio, Tintoretto) e moltissimi altri artisti europei di elevata caratura.<\/p>\n
Dopo la riunificazione avvenuta nel 1992 in Germania è in atto una ricostruzione di molti edifici storici distrutti nel secondo conflitto mondiale; tra questi si deve ricordare la Frauenkirche a Dresda e il possibile ripristino del Castello di Berlino.
<\/strong>
Passeggiando per la città si possono ammirare diverse chiese. Tra queste bisogna ricordare la <\/p>\n
La Pauliskirche<\/strong><\/em> – ex chiesa evangelica a pianta ovale – è un monumento nazionale dal momento che nel 1848 vi si riunì l'Assemblea nazionale, il primo parlamento tedesco frutto dei moti rivoluzionari che in quell'anno coinvolsero più o meno tutte le capitali europee. <\/p>\n
La costruzione originale è del XIV-XV secolo, rifatta nel 1867 dopo un incendio e un'ultima volta nel 1950-1953 dopo la guerra.
L'alta torre che corona l'esterno fu iniziata nel XV secolo e terminata solo nel 1800. All'interno si conservano pregevoli opere di artisti tedeschi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"