{"id":28026,"date":"2012-11-01T12:33:42","date_gmt":"2012-11-01T12:33:42","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-11-08T04:07:12","modified_gmt":"2012-11-08T04:07:12","slug":"i-balansino-in-mostra","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-balansino-in-mostra\/","title":{"rendered":"I Balansino in mostra"},"content":{"rendered":"
La mostra di Castellanza vuole rendere omaggio al pittore Giovanni Balansino (Savigliano 1912- Busto arsizio 1986). Accanto alle sue opere, si vedranno i lavori e le ricerche del figlio Giancarlo. Come artista ha partecipato alla VII Quadriennale di Roma, al premio Bergamo, a varie biennali di Milano, al premio Marzotto ecc… Nel '56 é in Argentina dove rimarrà per 6 mesi, dipingendo e tenendo personali a Rio Cuarto e Buenos Aires. Altro tema importante sono le sue nature morte, ambientate sulla spiaggia e capaci di troneggiare al cospetto di figure umane "lilipuzziane" che non possono che inchinarsi di fronte alla bellezza della natura. Giovanni muore improvvisamente il 13 luglio 1986.<\/p>\n <\/strong>Giancarlo Balansino é nato nel '44 a Rescaldina (MI). Di formazione autodidatta, anche se cresciuto in ambiente artistico, inizia a dipingere quasi per caso nel 1966. Sin dall'inizio del percorso biografico e creativo ottiene lusinghieri riconoscimenti e premi, ma dal '73 rinuncia a partecipare a premi e concorsi vari. Dal '70 comincia a viaggiare con cavalletto al seguito: Parigi, Bretagna, Normandia, Olanda, Inghilterra, Grecia saranno le sue mete. Da qui le mostre ''Il paesaggio inglese'' e ''Il mercato di Atene''.<\/p>\n Data al 1984 il primo viaggio in India, nel '90 si reca, invece, a Santo Domingo, nel '93 è per la prima volta in Russia, nel 2000 in Brasile. All'estero Giancarlo ha tenuto personali nel '76 a Rio Cuarto (Argentina), nel '97 a Mosca, nel 2011 a San Pietroburgo. <\/strong>
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Da Savigliano, ancora bambino, Giovanni Balansino si trasferisce con la mamma a Milano. E' allievo del maestro Ugo Bernasconi a Cantu' e, già a 18 anni, arriva il primo riconoscimento al premio Fornara, presso l'accademia di Brera a Milano.
Nel '42 viene allestita la prima personale a Milano. L'anno dopo, per fuggire ai bombardamenti, si sposta a Rescaldina, paese natale della moglie Maria, e lì rimarrà per tutto il resto della sua vita.<\/p>\n
Data al '64 il suo primo viaggio a Parigi dove tornerà insistentemente, affascinato dalle atmosfere della città e dalla pittura degli Impressionisti.
Seguiranno poi, accompagnato dalla fedele cassetta, viaggi in Bretagna, Normandia, Belgio e Olanda.
Ha esposto in tutte le principali città italiane e in qualche città europea. Non ha però mai smesso di raccontare, con le sue sapienti e nervose pennellate, il suo amore per la terra piemontese e lombarda alle quali ha dedicato gran parte della sua opera.<\/p>\n
Della sua pittura si sono interessati i più famosi critici italiani. <\/p>\n
Nel 1969 si apre la prima mostra personale alla quale seguiranno poi molte altre in molte città italiane e straniere. <\/p>\n
Sin dall'inizio lavora prevalentemente per temi tra i quali "Negritudine<\/strong>" (ispirata dalla tragedia della carestia nel Biafra), "Pannocchie e barattoli", "Girasoli secchi", "La Sardegna", "Paesaggi della valle Olona".<\/p>\n
Nel 2003, dopo molti ripensamenti, nascono i ''Tableaux<\/strong> Dechirés''<\/strong> che il critico d'arte Raffaele De Grada trova molto interessanti e che saranno oggetto di una mostra nel 2006.
Nel 2010 esce la monografia ''Diario di un pittore insolito''<\/em> con prefazioni dei critici Raffaele de Grada, Rossana Bossaglia , Nicoletta Colombo e dello scrittore Ippolito Edmondo Ferrario.<\/p>\n
I BALANSINO: una famiglia di artisti
Nel centenario della nascita di Giovanni
<\/strong>Castellanza, Villa Pomini, via Testori
Dal 4 al 25 novembre 2012
Inaugurazione: domenica 4 novembre, ore 11.00
Orari: da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00
sabato dalle 15.00 alle 19.00
domenica dalle 10.000 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00