{"id":28028,"date":"2012-11-01T13:00:12","date_gmt":"2012-11-01T13:00:12","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-11-02T08:02:33","modified_gmt":"2012-11-02T08:02:33","slug":"ribellione-femminile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/ribellione-femminile\/","title":{"rendered":"Ribellione femminile"},"content":{"rendered":"
Bisognerebbe tornare agli inizi del Novecento quando l'immagine (ma anche solo l'idea) della donna ossessionava le fantasie pubbliche e private catalizzando l'attenzione di scrittori, pittori e scultori. Musa ispiratrice e femme fatale<\/em>, <\/em>rappresentava la temibile fusione tra la Grande Madre procreatrice e la terribile divoratrice, colei che viveva in armonia con la Natura e manteneva vivo l'antico potere femminile di vita e di morte. Oggi questo inscindibile binomio è stato cancellato dall'oppressione e dalla violenza che tormenta la donna, che la prevarica e la discrimina, costringendola a una posizione subordinata rispetto all'uomo. «Se nella memoria<\/strong><\/em> pura – scrive la curatrice e gallerista Silvia Agliotti<\/strong> – è registrato tutto ciò che accade, compreso ciò di cui non abbiamo consapevolezza, vi è inclusa anche la violenza verbale e simbolica, anche se non \ufb01sica, che qualunque donna in una qualunque giornata di qualunque luogo ha inevitabilmente, almeno una volta nella vita, subito». Un grande contenitore di esperienze, gioie e dolori che nessuno potrà mai cancellare. Mnemosine<\/strong><\/em>, il titolo di questa collettiva "in rosa", deriva infatti dal nome di una figura della mitologia greca, personificazione della memoria e del ricordo.<\/p>\n Fino al 24 novembre a Gli eroici furori<\/strong> si possono ammirare le opere di quattro artiste – Cinzia Fiorese<\/strong>, Susanna Pozzoli<\/strong>, Melissa Provezza<\/strong>, Ketty Tagliatti<\/strong> – diverse per poetica e generazione che mostrano al pubblico, "al di là di ogni rappresentazione", la loro autenticità e la forza del proprio lavoro. La Fiorese<\/strong> incide sul plexiglass dei delicati ecosistemi<\/strong> in cui le silhouette di insetti<\/strong> – farfalle, libellule, grilli e falene – si intrecciano con le ombre di foglie, \ufb01ori e piante<\/strong>, dando origine a uno scontro tra flora e fauna. Altrettanto liriche le fotografie della Pozzoli<\/strong> che fotografa e congela nel tempo i resti di un'antica impresa di famiglia nata nella seconda metà dell'Ottocento<\/strong>: i suoi scatti danno voce ai muri, alle scale, alle porte e alle \ufb01nestre di luoghi abbandonati ma ancora carichi di ricordi e testimonianze umane. Quest'aura di sospensione si ritrova nelle opere della Provezza<\/strong>; le sue bambine, figure fragili ed eteree<\/strong>, perdono lentamente consistenza fondendosi con gli sfondi monocromi dove emergono interventi in metallo, gomma e chewing-gum, unici elementi in cui si condensano le vicende di molestie subite. La mostra si chiude profeticamente con l'enorme rosa cucita e dipinta a mano <\/strong>dalla Tagliatti<\/strong>. All'interno delle pieghe rigate di questa morbida trapunta si nascondono piccoli spilli di metallo acuminato pronti a punire il tocco di qualche inopportuno visitatore. Un semplice fiore, simbolo di amore e purezza virginale, ma anche di martiri e tormenti, che sembra sussurrare "non c'è rosa senza spine"…<\/p>\n Mnemosine. La forza del femminile Susanna Pozzoli, PassatoProssimo#12, 2011 Bisognerebbe tornare agli inizi del Novecento quando l'immagine (ma anche solo l'idea) della donna ossessionava le fantasie pubbliche e private catalizzando l'attenzione di scrittori, pittori e scultori. Musa ispiratrice e femme fatale, rappresentava la temibile fusione tra la Grande Madre procreatrice e la terribile divoratrice, colei che viveva in armonia con […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28029,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[44,14],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong>Fino al 24 novembre 2012
Gli eroici furori Arte Contemporanea
Via Melzo, 30 Milano
tel. 02 3764 8381
cell. 347 8023868
http:\/\/www.furori.it\/
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