{"id":28032,"date":"2012-11-01T18:15:08","date_gmt":"2012-11-01T18:15:08","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-11-02T08:01:45","modified_gmt":"2012-11-02T08:01:45","slug":"se-il-totem-diventa-itinerante","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/se-il-totem-diventa-itinerante\/","title":{"rendered":"Se il Totem diventa\u2026 itinerante"},"content":{"rendered":"
Un lavoro di équipe, un progetto che nasce dalla ricerca appassionata sulla letteratura degli archetipi e del totemismo. Prende corpo ed è centrato su questi nuclei il progetto artistico "Totem", un vero melting pot tra arte, danza, fotografia e scultura.<\/strong> "Le maschere-sculture in terracotta – racconta Michele Ormas<\/strong>, ospite dei nostri studi – sono state presentate al pubblico attraverso una magnetica performance di danza contemporanea, musica e fotografia. I ballerini e gli acrobati, guidati da Daniele Ludovici, hanno seguito una drammaturgia incentrata sul tema dell'identità, del rito, dei feticci dell'era industriale e contemporanea. In tal modo, l'uso espressivo e personale delle sculture è stato accompagnato da brani di musica strumentale ed elettronica sperimentale. Lo abbiamo definito una sorta di "pellegrinaggio tra gli inferi e i paradisi del proprio mondo psichico", un'antologia di 'ritratti' archetipici dell'uomo, un grappolo di teste umane d'argilla che descrivono le coscienze ataviche e primigenie. In antropologia, un totem è un'entità naturale o soprannaturale che ha un significato simbolico per un clan o tribù, e al quale ci si sente legati per tutta la vita<\/strong>. In alcuni culti sciamanici, il totemismo si avvicina al concetto di "possessione volontaria" poiché i praticanti di queste discipline antiche e primitive entrano in un contatto così profondo con lo "spirito" dell'animale totem da esserne "possedute", come è stato simulato dai danzatori mascherati sulla scena. diventare itinerante ed essere interpretato in altri luoghi".<\/p>\n La coloritura coreografica dell'azione artistica è stata affidata a Daniele Ludovici<\/strong> che spiega: "Ho guidato un gruppo di acrobati, ballerini di danza classica e contemporanea. Nella nostra performance si è venuta a creare anche un'atmosfera raccolta, uno spazio di contemplazione, lontano dalla vasta scala del "monumento" ma più vicino all'ambiente concentrato di un atelier sperimentale. Ed è proprio il forte carattere laboratoriale ad aver caratterizzato l'azione artistica che ha preso corpo nel suggestivo giardino della villa che affianca il castello di Caidate.
Il nostro desiderio è che, ora, questo progetto possa <\/p>\n
Cartamente, uno degli aspetti più interessanti è stato il rapporto con il pubblico che si vede e si sente protagonista e al centro di un evento ogni volta unico".