{"id":28037,"date":"2012-11-07T16:01:22","date_gmt":"2012-11-07T16:01:22","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-11-09T07:47:05","modified_gmt":"2012-11-09T07:47:05","slug":"passaggi-di-testimone-al-maga","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/passaggi-di-testimone-al-maga\/","title":{"rendered":"Passaggi di testimone al MAGA"},"content":{"rendered":"
"Lungo le darsene e le sabbie verso le piramidi di Cheope ho trovato sul petto di Laura il talismano d'oro che Amenofi mi regalò ascoltanto i Carmina Burana di Karl Orff proprio mentre Ur mi esortava a restare e il suo elmo si rifletteva sul vetro della sedia elettrica di Andy Warhol…". Al MAGA, Omar Galliani stringe la mano di Alessandro Busci per la doppia personale ideata e curata da Flavio Caroli,<\/strong> con cui prende avvio la nuova stagione espositiva del museo cittadino. <\/p>\n L'esposizione, aperta al pubblico fino a marzo, si intitola: "Galliani, Busci. Un Passaggio di Generazione (Centro di Gravità Permanente)"<\/em> e vede al centro la multiforme produzione e la ricerca di due protagonisti dell'arte italiana, appartenenti a due diverse generazioni: Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954) e Alessandro Busci (Milano, 1971).<\/p>\n "Galliani ci propone un viaggio nell'archetipo della bellezza occidentale, un viaggio nel mito – spiega Flavio Caroli – Busci, invece, ci riporta all'arcano del visibile, a un mondo misterioso e futuribile, il cui primo cantore è stato Ridley Scott". Ne esita un dialogo ideale, tra un artista già storicizzato e un autore giovane ma affermato, che mostra le diverse modulazioni della poetica di ciascuno: una dimensione classica, disegnata, mitica quella di Galliani; romantica, coloristica, visionaria quella di Busci.<\/p>\n <\/strong>OMAR GALLIANI ALESSANDRO BUSCI Roma-Amor "Lungo le darsene e le sabbie verso le piramidi di Cheope ho trovato sul petto di Laura il talismano d'oro che Amenofi mi regalò ascoltanto i Carmina Burana di Karl Orff proprio mentre Ur mi esortava a restare e il suo elmo si rifletteva sul vetro della sedia elettrica di Andy Warhol…".Ci fermiamo quì […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28038,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Ci fermiamo quì ma potremmo andare avanti giacchè la "Bibliografia elettiva" di Omar Galliani<\/strong> prosegue di molto, senza punteggiatura, come un fiume di immagini e di riferimenti, stile James Joyce.
Gli occhi e le orecchie di Galliani sono piene di Schonberg, Michelangelo, Caravaggio e Gustav Mahler.<\/p>\n
L'esposizione si propone nel segno della ricerca della qualità come "centro di gravità permanente", ed è concepita come un duplice percorso espositivo, secondo un impianto antologico che segue una ritmica scandita per decenni, nella presentazione del lavoro di Galliani e per lustri, in quella di Busci.<\/p>\n
Un Passaggio di Generazione. (Centro di Gravità Permanente)<\/strong>
Dal 25 novembre 2012 al 3 marzo 2013
Inaugurazione: sabato 24 novembre 2012 ore 18.00
MAGA, via De Magri 1, 21013 Gallarate
Orari: da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 18.30
sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00
lunedì chiuso
A cura di Flavio Caroli
Per maggiori info.: 0331.706011
http:\/\/www.museomaga.it\/<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"