{"id":28047,"date":"2012-11-08T10:15:12","date_gmt":"2012-11-08T10:15:12","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-11-08T18:17:45","modified_gmt":"2012-11-08T18:17:45","slug":"spazio-alla-parola","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/spazio-alla-parola\/","title":{"rendered":"Spazio alla parola\u2026"},"content":{"rendered":"
Fermento culturale sviluppatosi negli anni Sessanta parallelamente a movimenti che hanno riscosso maggiore attenzione da parte della critica e del mercato – Pop Art, Arte Programmata e Cinetica, Fluxus – Poesia Visiva<\/strong> ha dato alcuni dei contributivi più innovativi nel campo delle ricerche verbovisuali. Affidandosi alle potenzialità espressive della parola, terreno fertile per nuovi approcci e nuove interpretazioni dell'esperienza estetica, il movimento ha attinto infatti alla comunicazione di massa per contaminare segno linguistico e segno visivo. Sul solco delle avanguardie storiche, cancellature, ritagli di giornale, collages, calligrammi e scritte si trasformano nel mezzo privilegiato per mettere in dubbio le certezze del sistema consumistico e per abbattere l'unidirezionalità della lettura.<\/p>\n "La poesia visiva – scrive la conservatrice del Museo Giannetti, Mara De Fanti<\/strong> – si dà come luogo di visione. E\u0300 possibile riassumere in tre punti saldi la morfologia del movimento: Il rapporto stretto con i prodotti dei mass media, la prevaricazione dell'aspetto iconico su quello grafico e tipografico, il raggiungimento di un risultato visivamente efficace. La parte letteraria, come si puo\u0300 notare, era dunque posta in secondo piano, soppiantata dagli aspetti piu\u0300 iconici e metaforici. Anche le immagini <\/p>\n subirono un ribaltamento: non piu\u0300 prioritarie all'interno delle composizioni, occuparono lo stesso spazio delle parole, concorrendo insieme a definire il significato dell'opera, senza prevaricazioni".<\/p>\n In mostra oltre a quadri<\/strong>, ceramiche<\/strong> e libri d'artista<\/strong>, prodotti nella seconda meta\u0300 del Novecento da artisti di rilievo internazionale – tra cui Accame, Balestrini, Carrega, Caruso, Chiari, Isgro\u0300, Pignotti, Sarenco, Xerra – verranno esposte le lettere che Giuseppe Gianetti scriveva agli antiquari e agli amici per acquistare le ceramiche a lui tanto care<\/strong>. Per l'occasione sono stati predisposti un laboratorio di scrittura creativa a cura della scrittrice Loredana Limone (domenica 18 novembre, ore 15.00-18.00) e un incontro con il poeta scrittore Vittorio Cozzoli sul tema della scrittura nell'arte (sabato 24 novembre, ore 17.00). L'ALCHIMIA DELLA PAROLA L'opera di Caruso (partic.) Fermento culturale sviluppatosi negli anni Sessanta parallelamente a movimenti che hanno riscosso maggiore attenzione da parte della critica e del mercato – Pop Art, Arte Programmata e Cinetica, Fluxus – Poesia Visiva ha dato alcuni dei contributivi più innovativi nel campo delle ricerche verbovisuali. Affidandosi alle potenzialità espressive della parola, terreno […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28048,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[46],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/p>\n
La scrittura nell'arte e l'arte nella scrittura
<\/strong>Dal 10 novembre al 6 dicembre 2012
Saronno, Museo Giuseppe Gianetti, Via F. Carcano 9
Orari: martedi\u0300, giovedi\u0300 e sabato dalle 15.00 alle 18.00
Ingresso Museo: intero €5, ridotto €3
Per maggiori info.: tel.\/fax 02 9602383
http:\/\/www.museogianetti.it\/
info@museogianetti.it<\/u><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"