{"id":28305,"date":"2012-12-07T05:16:27","date_gmt":"2012-12-07T05:16:27","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-12-10T09:49:36","modified_gmt":"2012-12-10T09:49:36","slug":"i-misteri-eleusini-di-fausto-melotti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-misteri-eleusini-di-fausto-melotti\/","title":{"rendered":"I misteri eleusini di Fausto Melotti"},"content":{"rendered":"
Il mito di Demetra e Persefone<\/strong> – questo è il tema portante della recente mostra di Fausto Melotti<\/strong>, che è sempre stato attratto dal mondo della mitologia greca<\/strong>. Di origine micenea, ma poi diffusasi in tutto il mondo greco, questa antica storia narra le vicende di due divinità olimpiche, la madre Demetra e la figlia Persefone<\/strong>: il mito ha inizio con Ade, il dio degli inferi, che si invaghisce di Persefone e decide di rapirla per farne sua sposa nel regno dell'oltretomba. A causa della scomparsa della figlia, Demetra entra in lutto e smette di portare avanti il suo compito: essendo la dea dell'agricoltura, la sua inattività comporta delle conseguenze tragiche per gli esseri umani, poiché il terreno cessa di essere fertile e non produce più alcun frutto. In breve, la situazione volge al peggio: la prolungata carestia porta gli uomini sull'orlo dell'estinzione, e questo induce Zeus ad intervenire per trovare una soluzione. Mediando tra Ade e Demetra, giunge ad un compromesso: Persefone starà per sei mesi col marito, e per gli altri sei con la madre, dando così origine all'alternanza della bella stagione estiva e dell'improduttiva stagione invernale.<\/p>\n Il racconto è stato spesso interpretato nei suoi significati più profondi: nelle sue allusioni naturalistiche, la dea Persefone è come un chicco di grano<\/strong>, che ogni sei mesi può ritornare alla luce dell'esistenza; e inoltre, proprio come il seme del grano, anche il corpo umano deve affondare sotto terra in autunno per rifiorire, per risorgere nella primavera della pura vita. <\/p>\n Come scrive Sofocle<\/strong>, riprendendo gli antichi culti misterici e orifici ispirati a questo mito: "O tre volte beati \/ i mortali che, visti questi misteri, \/ vanno nell'Ade, perché solo per essi laggiù \/ c'è vita, mentre per gli altri, laggiù, non vi è che del male." (fr.837)<\/p>\n Affascinato da questo mito, l'artista Fausto Melotti ha realizzato numerose opere aventi come soggetto proprio la bella Persefone<\/strong>: la recente mostra espone una selezione di circa 30<\/strong> tra queste opere, comprendenti tanto sculture in terracotta, vasi in ceramica, disegni e tecniche miste. In particolare, con le opere in ceramica, Melotti ha saputo richiamare con l'arte questi antichi riti greci: modellando la figura di Kore, o la ciotola rituale, che era quell'umile contenitore del kykeon, il distillato cerimoniale a base di orzo bevuto dagli iniziati del culto.<\/p>\n La sua capacità di unificare grazie all'arte il mondo classico con quello contemporaneo<\/strong> gli ha permesso di realizzare opere molto originali, esprimendosi appunto a <\/p>\n questo proposito soprattutto con la tecnica della ceramica, un'attività alla quale egli si dedicò febbrilmente per oltre trent'anni, inizialmente "costretto" dalle necessità economiche della famiglia più che da una reale passione. Con le opere in ceramica, Melotti ha interpretato riti eleusini modellando la figura di Persefone in varie dimensioni e colori<\/strong>: dal bianco al nero, dal grigio all'azzurro, in atteggiamento solenne. Originale soprattutto il vaso che è contenitore, colonna stilizzata e simbolo arcaico. Dei misteri eleusini Una delle opere in mostra Il mito di Demetra e Persefone – questo è il tema portante della recente mostra di Fausto Melotti, che è sempre stato attratto dal mondo della mitologia greca. Di origine micenea, ma poi diffusasi in tutto il mondo greco, questa antica storia narra le vicende di due divinità olimpiche, la […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28306,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45],"tags":[],"yoast_head":"\n
Tra l'altro, il rapporto dell'artista con la ceramica<\/strong> è curiosamente sempre stato un po' difficile e complesso<\/strong>, come ha confessato Melotti stesso in un'intervista<\/strong> del 1974: «Io non amo molto la ceramica. E' una cosa anfibia e sotto sotto c'è sempre un piccolo imbroglio, perché non puoi sapere esattamente quello che fai. C'è un super-regista che è il fuoco, che ti monta alle spalle e alla fine dirige lui le operazioni. Per quanto tu faccia, alla fine una virgola ce la mette lui e questo a un artista darà sempre fastidio».<\/p>\n
Allestita presso la Galleria Repetto Projects<\/strong>, la mostra s'intitola "Dei misteri eleusini<\/strong>", e sarà visitabile fino al 24 dicembre.<\/p>\n
Personale di Fausto Melotti<\/strong>
Ceramiche e opere su carta 1948-1980
Dal 30 novembre al 24 dicembre 2012
Milano, Galleria Repetto Projects, via Senato, 24
Orari: da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 19.00
sabato su appuntamento
Ingresso libero
Info: Tel. 0236590463
info@repettoprojects.com<\/u>
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