{"id":28332,"date":"2012-12-12T11:17:19","date_gmt":"2012-12-12T11:17:19","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-12-13T18:48:02","modified_gmt":"2012-12-13T18:48:02","slug":"alchimie-tattili-da-vedere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/alchimie-tattili-da-vedere\/","title":{"rendered":"Alchimie tattili da vedere"},"content":{"rendered":"
Partire dalla visione reale del paesaggio per creare mondi immaginari, arricchiti da bagliori luminosi e contrasti polimaterici. Ecco l'arte di Calina Lefter, in questi giorni in mostra alla Castelli Gallery di Milano.<\/p>\n L'artista.<\/strong> Giovanissima, classe 78, Calina nasce in Moldavia, a Telenesti e nel 1988 inizia a studiare pittura. Nel 1993 frequenta il Liceo Artistico "Octav Bancila", successivamente l'Accademia d'Arte Nicolae Grigorescu di Bucarest. Dopo 14 anni di studio, diviene membro dell'Unione Arti Visive. Dal 2008 lavora e vive a Milano.<\/p>\n Paesaggi naturali e metafisici.<\/strong> Soggetti preferiti dell'artista sono i paesaggi naturali, che raccontano lo svolgere del giorno e testimoniano il progressivo mutare delle stagioni; così come le nature morte in interni domestici, con una forte impronta metafisica. L'atmosfera è sospesa, fra realtà e sogno, prevale una dimensione intima fatta di memoria e di attesa. Sono i titoli delle opere stesse a rivelare la volontà di fermare su tela un istante della vita, di fissare un sentimento <\/p>\n che, in tal modo, diventa fruibile anche all'osservatore. I sentimenti sono spesso contrastanti, una malinconia di fondo, paesaggi caldi e luminosi.<\/p>\n Fra materia e significato. <\/strong>Nei lavori dell'artista si nota una dialettica tra materia e significato, che arriva al raggiungimento di una armonia compositiva, che porta lo spettatore in un nuovo contesto, giocato sui sensi. Il tatto è stuzzicato dalle superfici tattili dei dipinti di Calina, fra increspature di colore, dripping, e una notevole varietà di tessuti: insomma si assiste ad un dialogo tra materiali diversi, in un forte sperimentalismo, incentrato sulla libertà della materia di esprimersi.<\/p>\n Toni e colori.<\/strong> L'artista sa orchestrare i toni che riescono a creare un ritmo brillante: ampie campiture di colore si alternano a elementi specifici e dettagliati. Così facendo l'occhio segue un percorso irregolare, si sofferma su certi dettagli e poi ricostruisce una "propria" visione d'insieme.<\/p>\n Alchimie tattili Un'opera in mostra Partire dalla visione reale del paesaggio per creare mondi immaginari, arricchiti da bagliori luminosi e contrasti polimaterici. Ecco l'arte di Calina Lefter, in questi giorni in mostra alla Castelli Gallery di Milano. L'artista. Giovanissima, classe 78, Calina nasce in Moldavia, a Telenesti e nel 1988 inizia a studiare pittura. Nel 1993 frequenta […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28333,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[44],"tags":[],"yoast_head":"\n
Mostra personale di Calina Lefter<\/strong>
A cura di Emanuela Rindi
Dall'11 al 19 dicembre 2012
Milano, Castelli Gallery, Via Cerano, 15
Orari: tutti i giorni dalle 7.30 alle 23.30<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"