{"id":28423,"date":"2012-12-27T11:31:25","date_gmt":"2012-12-27T11:31:25","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-01-01T12:50:29","modified_gmt":"2013-01-01T12:50:29","slug":"la-valle-degli-spiriti-a-como","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-valle-degli-spiriti-a-como\/","title":{"rendered":"La Valle degli Spiriti a Como"},"content":{"rendered":"
Un luogo ostile all'uomo, la regione del Sepik in Nuova Guinea, quasi interamente coperta dalla foresta. Caratterizzata da un clima caldo umido, ricca di vulcani, fiumi, paludi popolate da coccodrilli. Selvaggia sì, ancora vergine, dotata di una aria primordiale.<\/p>\n
Nel Sepik le popolazioni vivono in villaggi, basati su una economia di tipo agricolo, per prodotti come igname e patata dolce.<\/strong> Le donne si dedicano all'allevamento soprattutto di maiali, il cui possesso però è riferito agli uomini: la ricchezza e il prestigio sociale sono legati proprio alla quantità di suini posseduti. Il centro del villaggio è la cosiddetta "casa degli spiriti": si tratta di una costruzione su palafitte, decorata da pitture e sculture rappresentanti gli antenati o gli spiriti, maschere per cerimonie e vari oggetti sacri, come flauti, tamburi e armi. L'arte per gli indigeni è legata alla religione e le opere artistiche godono di grande ammirazione.<\/p>\n Gli strumenti per fare arte sono rudimentali: asce, schegge di gusci di conchiglie, denti di animali, dita o bastoncini masticati ad una estremità per essere usati come pennelli. I colori sono di origine naturale, così come le decorazioni, realizzate con fibre vegetali, piume d'uccello, zanne di cinghiale e conchiglie.<\/p>\n Le opere d'arte una volta concluse vengono custodite all'interno della casa degli spiriti fino a quando non perdono il potere di legare il nostro mondo a quello soprannaturale.<\/strong> Quando ciò avviene, le opere divengono oggetto di scambio. Per questo l'imprenditrice di origine tedesca Margarete Anne Schäfer in una serie di viaggi acquistò numerosi oggetti dando origine alla collezione Schäfer.<\/p>\n La collezione per diversi anni fu conservata in una villa sul lago di Como, fino alla cessione alla regione Lombardia nel 2001. Oggi le opere sono conservate nei Musei Civici di Como e sono visibili al pubblico in una mostra nel Museo storico Garibaldi, fino al 6 gennaio 2013. <\/strong><\/em>L'arte dei popoli del Sepik – Nuova Guinea La locandina dell'evento Un luogo ostile all'uomo, la regione del Sepik in Nuova Guinea, quasi interamente coperta dalla foresta. Caratterizzata da un clima caldo umido, ricca di vulcani, fiumi, paludi popolate da coccodrilli. Selvaggia sì, ancora vergine, dotata di una aria primordiale. Nel Sepik le popolazioni vivono in villaggi, basati su una economia di tipo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28424,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[42],"tags":[],"yoast_head":"\n
Le opere esposte nella mostra provengono dalla collezione di, imprenditrice di origine tedesca che, nel corso di una serie di viaggi fatti in Nuova Guinea, acquistò numerose opere dei popoli del Sepik. <\/strong>Queste sculture vennero conservate per diversi anni in una villa sul lago di Como sino al momento della loro cessione alla Regione Lombardia nel 2001. Oggi le opere sono conservate nei Musei Civici di Como.<\/p>\n
Esposizione temporanea<\/strong>
Fino a domenica 6 gennaio 2013
Como, Museo Storico
Ingresso libero
Orari: martedì-sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00
mercoledì, dalle 9.30 alle 17.00 (sospensione dal 24 dicembre al 7 gennaio)
domenica, dalle 10.00 alle 13.00
lunedì chiuso<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"