{"id":28464,"date":"2013-01-03T16:27:50","date_gmt":"2013-01-03T16:27:50","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-01-07T04:31:10","modified_gmt":"2013-01-07T04:31:10","slug":"le-fotografie-di-gabbana-a-daverio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/le-fotografie-di-gabbana-a-daverio\/","title":{"rendered":"Le fotografie di Gabbana a Daverio"},"content":{"rendered":"
Dalle fotografie, grazie a quel sapore onirico e magico di un paesaggio colto d'improvviso, quasi di sottecchi, affiora una realtà ai più sconosciuta. Dalle fotografie emerge una visione intima, priva del rumore del giorno. E quella di Gabbana può essere definita una ricerca continua, "a caccia" del giusto movimento, del giusto punto di vista, del giusto senso; una ricerca sul movimento per invitare lo spettatore a fermarsi per un istante; una sorta di "magica pozione", di ascendenza futurista, contro la vita frenetica, contro quel vedere distratto ed abitudinario.<\/p>\n La mostra, aperta al pubblico dal 13 gennaio al 28 febbraio, è introdotta da Rolando Bellini che, recentemente, ha avuto modo di seguire e presentare, nella capitale meneghina, gli scatti di Maurizio Gabbana.<\/strong> Studio dimensione
Maurizio Gabbana, fratello del grande stilista di moda, sarà il protagonista di una rassegna personale aperta in Villa Morotti a Daverio.<\/strong><\/p>\n
Scrive a tal proposito Bellini: "La mitica riconquista di New York realizzata da Stieglitz che incarna l'ideale emersoniano e romantico del "poeta veggente", come è stato detto, rischia di rinnovarsi, ultimamente, nelle esplorazioni fotografiche di Maurizio Gabbana. Anche il paradossale connubio tra arte e scienza di allora sembra rinnovarsi in questi oggidiani elaborati visivi, questi scatti sovrapposti di Gabbana. Dunque posso suggerire una lettura o interpretazione d'essi che mi riconduca verso i paradigmi epistemici più attuali e fecondi; posso sostenere che queste elaborazioni fotografiche gonfie di magica poesia soggiacente sia a geometrie segrete sia a libertà fantasmatiche indicibili, sembrano esprimere, a mezza voce, con leggerezza, con timida emozione, una dichiarazione di spicco. Queste elaborazioni fotografiche di Maurizio Gabbana mi pare vadano dichiarando, sommessamente, con Santayana: "Le percezioni non rimangono nella mente (…) passive e immutabili finchè il tempo non logori i loro orli ruvidi e non le affievolisca. No, le percezioni cadono nel cervello piuttosto come i semi in un campo arato (…). Ogni immagine ne genera altre cento, talvolta lentamente (…), tal'altra (…) con un improvviso scoppio di fantasia". Scoppio che segue puntualmente ogni rappresentazione visiva realizzata da Gabbana tramite il medium fotografico e una tecnica procedurale affatto innovativa, provocando una dilatazione percettiva che è anche cognitiva, un'emozione poetica come solo un linguaggio visivo incognito può suscitare".<\/p>\n
Mostra personale di Maurizio Gabbana
<\/strong>Dal 14 gennaio al 28 febbraio
Daverio, Galleria Morotti, piazza Monte Grappa 9
A cura di Rolando Bellini
Inaugurazione: domenica 13 gennaio, ore 17.00
Orari: da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
domenica dalle 15.00 alle 19.00