{"id":28468,"date":"2013-01-03T16:30:43","date_gmt":"2013-01-03T16:30:43","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-01-04T09:08:50","modified_gmt":"2013-01-04T09:08:50","slug":"scavando-tra-storia-e-radici-locali","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/scavando-tra-storia-e-radici-locali\/","title":{"rendered":"Scavando tra storia e… radici locali"},"content":{"rendered":"
Il passato più recente dell'Italia è senza dubbio l'agricoltura, prima del grande boom degli anni Sessanta. La tradizione contadina è un patrimonio quasi comune, in molte famiglie ci sono nonni e bisnonni contadini.<\/p>\n Un mondo arcano.<\/strong> Il mondo contadino è ricco di saperi, detti, molto spesso empirici, tratti da un costante contatto con la natura. Natura amica e nemica, che sa regalare i suoi frutti, ma che costringeva i contadini di una volta a grande fatica, a infiniti sacrifici. Tutto nel massimo rispetto, però, senza mai intaccare la purezza originaria della terra.<\/p>\n Un ritorno al passato.<\/strong> Negli ultimi decenni il mondo contadino ha ripreso importanza, spesso si parla di un ritorno alla terra, alle origini, si è tornati ad antiche tradizioni e abitudini. Ecco di nuovo in auge quindi i racconti degli anziani, che, con gli occhi un po' lucidi, ricordano i tempi andati. E ai più sovvengono i versi leopardiani "La donzelletta vien dalla campagna…".<\/p>\n I musei.<\/strong> E proprio per non perdere le tradizioni agricole negli anni sono sorti i musei contadini, dove si conservano i dati materiali della cultura contadina. Uno di questi musei è in Piemonte, in provincia di Novara, a <\/p>\n Borgomanero, località Santa Cristina, cittadina immersa in un paesaggio agricolo, con distese di campi e antichi cascinali spesso recuperati e valorizzati. Il Museo è ospitato in Palazzo Bono, proprietà del Comune: le collezioni, utensili e documenti, sono sotto la custodia di una associazione, "Gruppo per la civiltà agricola locale".<\/p>\n Un dono alla comunità.<\/strong> L'idea di allestire il museo nasce da lontano, dalla donazione da parte del dott. Dino Cerutti di una grande quantità di oggetti, da lui stesso raccolti, allo scopo di conservare un patrimonio che rischiava di essere perduto. La raccolta è stata allestita nel 1993, con il titolo "Come eravamo" e aperta al pubblico.<\/p>\n Il Museo.<\/strong> Cinque sale, un corridoio ed una cantina per ripercorrere la nostra storia più recente. Sono raccolti antichi attrezzi agricoli, ma anche gli utensili degli artigiani di una volta, dal falegname, al ciabattino. Non solo: la forte religiosità di questo mondo è testimoniata dai abiti talari, santini come ex voto, mentre alcune foto ricordano il nostro passato da migranti. Addirittura in uno dei locali del museo è stata ricostruita la scuola del tempo. Ricostruzione di una cucina Il passato più recente dell'Italia è senza dubbio l'agricoltura, prima del grande boom degli anni Sessanta. La tradizione contadina è un patrimonio quasi comune, in molte famiglie ci sono nonni e bisnonni contadini. Un mondo arcano. Il mondo contadino è ricco di saperi, detti, molto spesso empirici, tratti da un costante […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28469,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[39],"tags":[],"yoast_head":"\n
Un museo da visitare, per ricordare, in mezzo a tutta la tecnologia, da dove siamo partiti.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"