{"id":28844,"date":"2013-03-14T05:05:57","date_gmt":"2013-03-14T05:05:57","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-03-15T11:40:32","modified_gmt":"2013-03-15T11:40:32","slug":"de-lucchi-ha-catturato-il-cielo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/de-lucchi-ha-catturato-il-cielo\/","title":{"rendered":"De Lucchi ha catturato il cielo"},"content":{"rendered":"
Michele De Lucchi ha catturato il cielo affinché sorreggesse le sue opere. Poggiano su piedistalli azzurri le sue "Montagne<\/em><\/strong>", titolo della personale in corso presso Antonia Jannone Disegni di Architetture <\/em>a Milano, eseguite il legno di noce e di rovere. Al pubblico si presentano come piccoli regni protesi verso l'alto, a definire un luogo di incontro fra la dimensione tangibile e quella ideale. Al cospetto di ogni scultura, la percorrenza a 360° è doverosa, a maggior ragione lo è al cospetto delle "Montagne<\/em><\/strong>" di De Lucchi. La conoscenza dovrebbe essere anche tattile, da compiere ad occhi chiusi, in silenzio, percependo ad ogni passaggio, il mutare delle forme, le indicazioni delle insenature, l'armonico succedersi delle curve, sostando sui piccoli terrazzamenti, per poi estendere le dita verso la parte estrema dell'opera sino a scoprire la sacrale musicalità delle "Montagne<\/strong><\/em>" incantate di Michele De Lucchi.<\/p>\n Michele De Lucchi – "Montagne"<\/strong> Michele De Lucchi ha catturato il cielo affinché sorreggesse le sue opere. Poggiano su piedistalli azzurri le sue "Montagne", titolo della personale in corso presso Antonia Jannone Disegni di Architetture a Milano, eseguite il legno di noce e di rovere. Al pubblico si presentano come piccoli regni protesi verso l'alto, a definire un luogo di […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28845,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38],"tags":[],"yoast_head":"\n
Come se Michele De Lucchi avesse percepito l'urgenza di dar forma ad una nuova Città invisibile, oltre a quelle già descritte da Italo Calvino.<\/p>\n
Ogni elemento compositivo rivela vibranti segreti, indicando attraverso le venature, minuziosi tragitti, poiché solo acquisendo l'essenza di ogni singola parte, è possibile giungere all'estremità dell'opera, farla propria, portarla dentro di sé, come un tesoro che ci è stato generosamente donato.<\/p>\n
Antonia Jannone Disegni di Architetture
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi 125
Fino al 30 marzo
Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"