{"id":28894,"date":"2013-03-20T11:47:24","date_gmt":"2013-03-20T11:47:24","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-03-22T10:12:55","modified_gmt":"2013-03-22T10:12:55","slug":"tre-crocifissi-al-diocesano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/tre-crocifissi-al-diocesano\/","title":{"rendered":"Tre Crocifissi al Diocesano"},"content":{"rendered":"
Il Museo Diocesano ospita per più di due mesi I Tre Crocifissi<\/em>, straordinario dipinto di Vincenzo Foppa (1427 ca. – 1516 ca.) proveniente dall'Accademia Carrara di Bergamo, attualmente chiusa per importanti lavori di ristrutturazione.<\/p>\n La figura di Vincenzo Foppa<\/strong> è estremamente significativa in quanto è con lui che la Lombardia entra a pieno diritto nel Rinascimento. La sua formazione avviene a contatto con le opere della grande stagione del Gotico Internazionale, che vede in Gentile da Fabriano un esponente di spicco, con l'Umanesimo padovano e con la pittura di Donato de' Bardi (noto dal 1426 al 1450), pavese per origine ed educazione ma attivo in Liguria, dove Foppa è documentato nel 1461, nel 1471 e nel 1489-90. Donato de Bardi è autore di dipinti di straordinaria qualità, come la Crocifissione di Savona, caratterizzata dall'accordo tra sensibilità luministica fiamminga e realismo schiettamente lombardo.<\/p>\n Tradizionalmente datata al 1456, o riferita al 1450 in base alla recente rilettura dell'iscrizione da parte della critica, la tavola mostra le componenti della sua <\/p>\n articolata formazione, già fuse in un originale e poetico linguaggio. Un arco di ispirazione classica, ripreso da modelli padovani, introduce la scena e si spalanca su un passaggio incantato, di sapore ancora tardogotico, in cui castelli e paesi conducono lo spettatore fino all'orizzonte vibrante di luce. L'inquadratura ha quindi un duplice scopo: situa le immagini in uno spazio diverso ed antico (lo dimostrano i busti imperiali nei tondi dei pennacchi) significando subito che si tratta di una visione spirituale o di un tema di meditazione; invita quindi figurativamente ad entrare nello spazio della pittura. Dietro le figure è una valle profonda, illuminata dai raggi del sole. La prospettiva del paesaggio non è molto dissimile da quella degli affreschi di Masolino a Castiglione Olona. I corpi dei tre crocifissi, modellati da un sapiente chiaroscuro e prospetticamente impostati, rivelano una precoce attenzione del pittore verso le importanti novità che Donatello proprio in quel momento stava elaborando a Padova, aprendo anche per la Lombardia una nuova stagione artistica. Il dipinto di Foppa offre così l'occasione per approfondire il tema del Rinascimento lombardo, di cui il pittore fu uno degli esponenti più importanti, anche per la conquista di una nuova spazialità.<\/p>\n L'esposizione fornisce anche lo spunto per visitare gli affreschi della Cappella Portinari, realizzati dal maestro bresciano tra il 1464 e il 1468, nella basilica di Sant'Eustorgio, attigua al Museo.<\/p>\n I Tre Crocifissi<\/strong><\/em> di Vincenzo Foppa L'opera di Vincenzo Foppa Il Museo Diocesano ospita per più di due mesi I Tre Crocifissi, straordinario dipinto di Vincenzo Foppa (1427 ca. – 1516 ca.) proveniente dall'Accademia Carrara di Bergamo, attualmente chiusa per importanti lavori di ristrutturazione. La figura di Vincenzo Foppa è estremamente significativa in quanto è con lui che la Lombardia entra […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":28895,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong>Dal 19 marzo al 2 giugno 2013
Milano, Museo Diocesano
Orari: martedì – domenica dalle 10.00 alle 18.00
lun. chiuso eccetto festivi (la biglietteria chiude alle 17.30)<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"