{"id":29063,"date":"2013-04-10T06:52:43","date_gmt":"2013-04-10T06:52:43","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-04-12T08:30:28","modified_gmt":"2013-04-12T08:30:28","slug":"mignozzi-e-l-amore-per-la-traccia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/mignozzi-e-l-amore-per-la-traccia\/","title":{"rendered":"Mignozzi e l’amore per la traccia"},"content":{"rendered":"
Una ricca antologia di tele di Antonio Mignozzi è visibile alla Galleria Palmieri di Busto fino al 5 maggio. La ricerca di Antonio Mignozzi si nutre di astrazione e, insieme, di fedeltà al dato naturale. Il suo è un genuino interesse verso tutto ciò che si può definire messaggio umano<\/em>, dalle incisioni di antichi Menhir o Dolmen fino alle tracce che si possono trovare in una cella di un carcere del XXI secolo.
La meditazione sulle Avanguardie, da sola, conferma nell'artista la possibilità di creare immagini perfettamente bidimensionali, in base a due assi fondamentali, verticale e orizzontale. Di qui l'uso di prospettive oblique, che rovesciano quella classica in una specie di piano inclinato, e l'uso di una griglia a scacchiera su cui è possibile impostare un discorso di pure relazioni tra colori diversi. <\/strong><\/p>\n
La serie di lavori in mostra riprende e ripropone la tecnica dell'affresco su tela: i colori freddi e le incisioni prendono corpo nel materiale fresco, ancora duttile.