{"id":29069,"date":"2013-04-10T06:56:25","date_gmt":"2013-04-10T06:56:25","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-04-12T08:28:16","modified_gmt":"2013-04-12T08:28:16","slug":"all-ombra-dei-paesaggi-della-mente","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/all-ombra-dei-paesaggi-della-mente\/","title":{"rendered":"All’ombra dei Paesaggi della Mente"},"content":{"rendered":"
Di sicuro non sanno che cosa vogliono dire monotonia o conformismo i dieci artisti che si sono ritrovati nelle Sale Nicolini di Varese. La mostra collettiva, intitolata "Paesaggi della Mente"<\/strong><\/em> e curata da Virginia Monteverde e Lorenzo Mortara, mette le une accanto alle altre, opere diversissime per stili e per materiali adoperati. C'è tempo fino al 21 aprile per visitare la rassegna, sperando che possa far rivivere e popolare di visitatori questo spazio culturale un po' dimenticato e abbandonato a se stesso.<\/p>\n Canuti<\/strong>, pittore figurativo da sempre, ha però abbandonato i temi a lui cari, quali paesaggi marini e scorci della sua città per cimentarsi con rappresentazioni essenziali ed ironiche, di ispirazione magrittiana, di personaggi in doppio petto, figure di potere. <\/p>\n Desana<\/strong>, pittrice poliedrica di matrice espressionista, vuole qui incantarci con le sue opere più intime: capnografie e graffiature, eseguite con la tecnica antica del fuoco. <\/p>\n L'incrocio, l'ibrido, la contaminazione di diverse arti assurgono a simbolo e a totem nella poetica di Kalepyros<\/strong>, artista di origine greca, esuberante, provocatoria e profetica. I suoi acrilici-collage, per chi li sa ascoltare, ci parlano del nostro contemporaneo, dei suoi enigmi e contraddizioni e delle idiosincrasie-amnesiefollie della mente umana, con rispetto e gioco ludico.<\/p>\n Kartavitskaia<\/strong>, artista di origine ucraina, ha trovato il suo principio – arché, del suo linguaggio pittorico indagando storie parallele, tra libertà e silenzi, nel fluire dei tempi siderali, partecipe del meraviglioso pulsare stellare, eco del pulviscolo animato, generatore del principio femminile e di quello maschile.<\/p>\n Il fulcro espositivo in Leone <\/strong>è rappresentato dai suoi acquerelli digitali, incrocio tra fotografia e arte digitale. <\/p>\n Levi<\/strong>, pittore sperimentale, ci introduce in mondi combinatori, cellulari, ricchi di richiami astratti e informali. Le sue tecniche miste riflettono il suo occhio della mente ipertrofico e il suo anelito di ricerca di conoscenza senza autoimporsi alcun limite di materiali, di simbologie e di percorsi immaginativi. <\/p>\n Mazzari <\/strong>ci allieta con campiture suggestive di vernice materica su vetro per catturare il nostro logos e la nostra sete di evasione lasciando libero spazio al gioco delle sfumature e dei toni di colore, riflesso dei nostri umori e dei nostri desideri contingenti.<\/p>\n Menozzi<\/strong>, pittrice formale-astratta sempre in evoluzione, e all' ascolto e alla rielaborazione del messaggio di antichi filosofi, poeti e letterati. La sua cifra stilistica si avvale di oli e acrilici su tela o su broccato, e i suoi paesaggi raffigurano grandi sedie vuote, elemento quotidiano delle nostre esistenze. <\/p>\n Monteverde<\/strong>, con le sue opere digitali – Sacro Monte e videoinstallazione: "La città liquida" ci ricorda dello stato provvisorio e in continuo mutamento nella società in cui viviamo e delle nostre relazioni frenetiche, globalizzate, con contraddizioni e ferite profonde, sulla base del pensiero del sociologo Z. Bauman, teorico del mondo liquido-moderno.<\/p>\n Perotti<\/strong>, astrattista poliedrico e in continua sperimentazione, sempre all'ascolto del sé interiore e delle sue manifestazioni, dà vita a simbologie e profili urbani con la tecnica degli smalti denotando un carattere fondante la nostra vita e le nostre relazioni, l'idea di sacro e di spirituale.<\/p>\n Così Lorenzo Mortara si congeda dal lettore e dal visitatore della mostra: "Garbato ascoltatore, quanto mi piacerebbe che alla dipartita da questa vernice ti rimanesse un'omeomeria come ricordo, ossia un seme microcosmico e poliedrico, di questo incontro-viaggio nell'universo di questi dieci artisti, con la certezza che la grande sfida oggi per la pittura e l'arte è il sapere tessere insieme le diverse conoscenze e i diversi codici in una visione plurima, sfaccettata del mondo".<\/p>\n
Mostra d'arte contemporanea
PAESAGGI DELLA MENTE<\/strong>
Dal 6 al 21 aprile 2013
Varese, SALE NICOLINI
a cura di Virginia Monteverde e Lorenzo Mortara
Per maggiori info.: Lorenzo Mortara -Ass.ne ART Commission 3479300692 info: artcommission.genova@gmail.com