{"id":29372,"date":"2013-05-23T09:03:16","date_gmt":"2013-05-23T09:03:16","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-05-24T07:38:27","modified_gmt":"2013-05-24T07:38:27","slug":"somma-lombardo-non-solo-archeologia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/somma-lombardo-non-solo-archeologia\/","title":{"rendered":"Somma Lombardo: non solo archeologia"},"content":{"rendered":"
Armi risalenti alla dominazione spagnola, cassapanche con temi allegorici destinati alla meditazione degli Umiliati, are votive e tele dipinte. Ma soprattutto una ricca congerie di reperti risorgimentali appartenuti a Gabrio Casati, capo provvisorio del Governo a Milano, durante le Cinque Giornate, Senatore del Regno e Ministro della Pubblica Istruzione.<\/strong><\/p>\n Lo stemma araldico, come in tutte le Case viscontee, è caratterizzato dal "biscione" che addenta un guerriero ottomano". È completato da due scudi con rami di quercia e verricelli con secchi d'acqua e fiamme, a significare il Patronato della nobile Casata viscontea di Somma sul Santuario della Madonna della Ghianda e l'irruenza guerriera mitigata dall'acqua, simbolo di pace e temperanza.<\/p>\n Torniamo al Castello Visconti di Somma Lombardo per completare la nostra visita guidata e scoprire altri beni storici: è il caso degli oltre quattrocento piatti da barba – ce ne sono in peltro, ottone, alabastro, balsa, rame e <\/p>\n argento – che ricordano il cosiddetto elmo-bacinella di don Chisciotte. La collezione risale alla metà dell'Ottocento, il periodo di Ermes Visconti.<\/p>\n Negli ambienti dell'antico maniero la storia abbraccia la tradizione locale, la leggenda e la passione del collezionismo.<\/strong> Anche per questo motivo, dedichiamo qualche minuto al racconto del ceppo del cipresso di Somma, la grande conifera caduta nel 1944 a seguito di un nubifragio e ancora documentata in qualche scatto fotografico in bianco e nero.<\/p>\n Ben due sale, invece, raccontano, attraverso numerose testimonianze, la celebre cultura di Golasecca (IX-IV secolo a.C.), <\/strong>manifestatasi a partire dall'età del bronzo finale, nella pianura padana, presso il Ticino e nell'area del Monsorino.
conservati a Somma Lombardo<\/span><\/div>\n
Le sue testimonianze materiali si trovano sparse in un ampio territorio di 20.000 km² a sud delle Alpi, compreso tra i fiumi Po, Serio e Sesia delimitato a nord dai valichi alpini. La maggiore densità demografica si è avuta nella fascia collinare subalpina, area che ha visto lo sviluppo dei due epicentri della Cultura stessa, le zone di Sesto Calende-Golasecca-Castelletto Ticino e quella nei dintorni di Como.
Nel territorio della Cultura di Golasecca sono state effettuate scoperte che hanno modificato sensibilmente la conoscenza della protostoria europea.
E nelle sale del Castello Visconteo se ne leggono ampie e diffuse pagine inedite.<\/p>\n
LA PRIMA PARTE DELLA VISITA GUIDATA al Castello Visconti di Somma Lombardo<\/strong>