{"id":29530,"date":"2013-06-19T15:51:20","date_gmt":"2013-06-19T15:51:20","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-06-21T07:54:47","modified_gmt":"2013-06-21T07:54:47","slug":"malpensa-alcova-di-sculture-simboliche","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/malpensa-alcova-di-sculture-simboliche\/","title":{"rendered":"Malpensa alcova di sculture simboliche"},"content":{"rendered":"
Nel Buddismo è il numero della completezza, nel Cristianesimo è la quantità di sacramenti e di doni dello Spirito Santo, mentre nella religione islamica identifica gli attributi fondamentali di Allah: vita, conoscenza, potenza, volontà, udito, vista e parola. Il sette ha nella cultura – astronomica, storica, religiosa e mitologica – un forte significato simbolico. Sette sono le arti liberali, le virtù teologali, i peccati capitali, le meraviglie del mondo antico e moderno, i metalli simbolici del percorso di trasmutazione alchemica e i sigilli apocalittici. Sette sono anche i giganti «savi»<\/strong> che compongono il celebre gruppo scultoreo<\/strong> scolpito da Fausto Melotti<\/strong> (Rovereto, 1901 – Milano, 1986) <\/strong>e negli ultimi anni abbandonato in uno scantinato del Liceo Giosuè Carducci di Milano dove fu esposto nel 1963.<\/p>\n Dopo quasi cinquant'anni torna visibile al pubblico grazie al contributo di SEA – Aeroporti di Milano<\/strong> che ha finanziato il suo accurato restauro. Fino al 10 novembre, nell'affascinante spazio della Porta di Milano<\/strong>, collocato nell'aeroporto di Malpensa<\/strong>, tra l'ingresso del Terminal principale e la stazione ferroviaria che conduce in città, è ora possibile ammirare questo nucleo di sculture nato da una lunga gestazione. Fu concepito infatti tra il 1936 e il 1937, in occasione della VI Triennale di Milano, come un insieme di 12 gessi per la sala disegnata dagli architetti B.B.P.R. (Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers) e intitolata "Coerenza dell'uomo". Sopravvissero intatte solo sette sculture e questo stesso numero portò Melotti a non voler reintegrare le cinque perdute.<\/p>\n L'opera acquisì così un nuovo senso, facendo riferimento alla magia del "sette". Ogni statua è simile ma differente dalle altre e ricrea quel ritmo musicale tanto caro allo scultore di origini trentine. Questi manichini dalla testa ovoidale<\/strong>, caratterizzati dall'assenza di braccia e dalla fusione in un unico blocco delle gambe, riflettono sulla compostezza e l'aspetto sacrale di coloro che dedicano la loro vita alla conoscenza<\/strong>. Dei totem-guardiani che difendono simbolicamente la Porta di Milano portando dentro di sé e spargendo intorno a noi «un'idea di saggezza, di conoscenza e di calma».<\/p>\n I SETTE SAVI DI FAUSTO MELOTTI
<\/strong>Fino al 10 novembre 2013
Aeroporto di Malpensa, Porta di Milano
Orari: dalle 10.00 alle 22.00
Ingresso libero
Informazioni: tel. 02 232323