{"id":29768,"date":"2013-07-31T10:14:30","date_gmt":"2013-07-31T10:14:30","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-08-02T06:07:40","modified_gmt":"2013-08-02T06:07:40","slug":"parola-all-archeologia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/parola-all-archeologia\/","title":{"rendered":"Parola all’archeologia"},"content":{"rendered":"
Gli scavi delle chiese e nei complessi religiosi sono ormai una costante dell'archeologia del Varesotto, soprattutto negli ultimi anni. Si tratta spesso di interventi legati a lavori di risanamento e ripristino degli alzati e non solo, per i quali è previsto anche un controllo archeologico.<\/p>\n
I risultati di questi lavori sono di grande interesse: spesso al di sotto delle chiese attuali si trovano tracce più o meno evidenti delle fasi più antiche dell'edificio stesso, manufatti, sepolture, che permettono di tornare indietro nei secoli.<\/strong> Come è accaduto nel caso di Azzio.<\/p>\n La chiesa del Convento, edificata all'inizio del XVII secolo, lo scorso anno è stata oggetto di lavori di restauro, grazie al Finanziamento della Fondazione Cariplo e al contributo dell'Otto per Mille alla Chiesa Cattolica. In occasione della creazione del vespaio con il nuovo riscaldamento del pavimento, si è proceduto allo scavo archeologico.<\/p>\n Lo scorso mercoledì 31 luglio, la dott.ssa Barbara Grassi, funzionario archeologico per la Provincia di Varese e il dott. Roberto Mella Pariani, l'archeologo che ha seguito i lavori di scavo e documentazione, hanno presentato i risultati in una conferenza presso la Chiesa stessa: un modo per far conoscere a tutti, anche ai non addetti ai lavori, quanto emerso dagli scavi. Gli scavi delle chiese e nei complessi religiosi sono ormai una costante dell'archeologia del Varesotto, soprattutto negli ultimi anni. Si tratta spesso di interventi legati a lavori di risanamento e ripristino degli alzati e non solo, per i quali è previsto anche un controllo archeologico. I risultati di questi lavori sono di grande interesse: spesso al di sotto […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":29769,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[52],"tags":[],"yoast_head":"\n
Sono emerse così le strutture pertinenti alla chiesa precedente, dedicata a S. Eusebio, databile al Seicento,<\/strong> numerosi reperti e alcune sepolture, fra cui una infantile, in studio presso l'Università dell'Insubria di Varese. A questo si aggiungono ceramiche, resti di affreschi e monete.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"