{"id":30116,"date":"2013-10-08T05:12:18","date_gmt":"2013-10-08T05:12:18","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-10-11T08:20:11","modified_gmt":"2013-10-11T08:20:11","slug":"la-motoring-art-di-benedetti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-motoring-art-di-benedetti\/","title":{"rendered":"La Motoring Art di Benedetti"},"content":{"rendered":"
Giorgio Benedetti è un bambino di otto anni quando entra nel mondo dei motori, delle automobili e del motociclismo. Esponente di tale corrente si definisce Benedetti, pittore autodidatta, che dal 2001 ha iniziato una produzione personale: le auto e le moto sono colte nel momento della corsa e, come sottolinea l'artista, l'ispirazione può giungere proprio nel vedere una gara, o nello sfogliare un libro a tema. L'arte pittorica di Benedetti, la Motoring art, descrive realtà legate al passato ed al presente del nostro mondo, una forma espressiva radicata nel mito del movimento e della velocità. "Ho avuto modo di costatare che all'estero la Motoring art è molto più apprezzata che in Italia", dichiara l'autore.
La Motoring Art segnala la rappresentazione artistica di tutto ciò che è legato al mondo del motorismo, delle automobili da corse e della velocità.<\/strong><\/p>\n
Scopo di Benedetti è fissare su carta o tela, ciò che resta negli occhi di un particolare momento della corsa.
Osservare le opere di Benedetti vuol dire anche iniziare un viaggio a ritroso nel tempo e riscoprire personaggi e auto che hanno fatto la storia dei motori. Fra i tanti, il campione di motociclismo Barry Sheene, la Mini Cooper che nel 1964 vinse il rally di Montecarlo, la vittoria di Clay Regazzoni a Nürburgring nel 1974.<\/strong><\/p>\n