{"id":30224,"date":"2013-10-28T06:26:04","date_gmt":"2013-10-28T06:26:04","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-11-01T07:42:26","modified_gmt":"2013-11-01T07:42:26","slug":"gli-amici-di-ortelli","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gli-amici-di-ortelli\/","title":{"rendered":"Gli amici di Ortelli"},"content":{"rendered":"
"Un particolare valore affettivo assume la mostra, dialogo "da colore a colore" tra la pittura di Ortelli e quella di alcuni amici pittori (Claudio Olivieri, Italo Bressan, Tetsuro Shimizu), a conferma che la memoria della sua arte è sempre attiva e capace di proseguire nel confronto ideale con gli artisti con i quali ha condiviso la passione luminosa per la pittura". Claudio Cerritelli sceglie di presentare con queste parole la mostra aperta fino al 10 novembre alla Galleria Ghiggini di Varese.<\/p>\n Bressan in un certo senso gli fa eco: <\/strong>"Ho conosciuto Gottardo Ortelli nei primi anni '70 quando ero studente all'Accademia di Brera. Avevamo alcuni amici in comune, amici speciali, Guido Ballo e Roberto Sanesi: questo ha subito rafforzato il nostro rapporto. (…) Credo che la nostra amicizia e poi la collaborazione sia nata da affinità elettive nel concepire le immagini dipinte". <\/p>\n E proprio sotto la stella polare dell'amicizia e del grande ideale si incontrano le opere presentate da Ghiggini:<\/strong> "Se penso alla mia amicizia con Gottardo non riesco a ricordare il momento in cui l'ho conosciuto. Allora preferisco immaginare che sia stato da sempre, talmente la sua presenza mi era, in qualche modo, indispensabile e quindi naturale. Abbiamo fatto viaggi insieme, insieme abbiamo avuto uno studio grande e luminoso perchè allora, a Milano, si potevano ancora trovare degli spazi possibili". Queste le parole di Olivieri.<\/p>\n "Al mio maestro Gottardo Ortelli" è invece l'incipit di Tetsuro Shimizu:<\/strong> "Viaggiando insieme in Svizzera e in Giappone, il nostro rapporto è diventato intimo e confidenziale; in occasione dell'allestimento di una sua mostra retrospettiva tenutasi a Palazzo Forti di Verona, mi ha trasmesso il suo modo di pensare al proprio ed al lavoro altrui, un modo luminoso e sintetico. (…) Ortelli vive in me con questo pensiero che accompagna il mio cammino artistico".<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" "Un particolare valore affettivo assume la mostra, dialogo "da colore a colore" tra la pittura di Ortelli e quella di alcuni amici pittori (Claudio Olivieri, Italo Bressan, Tetsuro Shimizu), a conferma che la memoria della sua arte è sempre attiva e capace di proseguire nel confronto ideale con gli artisti con i quali ha condiviso […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":30225,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[15,51],"tags":[],"yoast_head":"\n