{"id":30581,"date":"2013-12-12T16:51:34","date_gmt":"2013-12-12T16:51:34","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-12-13T07:16:48","modified_gmt":"2013-12-13T07:16:48","slug":"omaggio-al-grande-jacovitti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/omaggio-al-grande-jacovitti\/","title":{"rendered":"Omaggio al grande Jacovitti"},"content":{"rendered":"
Nato nel 1923 a Termoli, da famiglia di origine slava-albanese, sin dall'infanzia Jacovitti inizia a mostrare il suo interesse per i fumetti<\/strong>. Nel 1939, ancora sedicenne, inizia la sua carriera pubblicando per la rivista satirica fiorentina Il brivido <\/em>alcune panoramiche; poi la storia a fumetti Pippo e gli inglesi <\/em>che lo fa conoscere, procurandogli la collaborazione quasi trentennale per il settimanale Il Vittorioso <\/em>dell'editrice cattolica AVE. Jacovitti continua il suo lavoro con Il Giorno dei Ragazzi<\/em>, supplemento de Il Giorno<\/em>, per il quale, il 28 marzo 1957 crea il suo più famoso personaggio, Cocco Bill. Nei primi anni Cinquanta collabora con il Quotidiano<\/em>, per il quale firma vignette con più chiari spunti satirici legati <\/p>\n all'attualità politica dell'epoca (è il primo in Italia a fare una vignetta in prima pagina che è quasi un editoriale<\/strong>). Dalla fine degli anni Quaranta collabora anche con Il Travaso delle<\/em> idee <\/em>dove conosce Federico Fellini. <\/p>\n Continua il lavoro con il Corriere dei Piccoli<\/em> dal 1968 al 1982 dando vita al mitico Zorry Kid (parodia di Zorro). Da ricordare poi la prestigiosa collaborazione con la rivista Linus. La sua ultima collaborazione, iniziata nel 1978, è con Il Giornalino delle Edizioni Sanpaolo<\/em>, che continua ancora oggi a redigere storie sul suo personaggio più famoso, Cocco Bill, realizzate dal suo allievo Luca Salvagno.<\/p>\n Nel 1977 pubblica, assieme a Marcello Marchesi, il libro Kamasultra: in tutta l'opera di Jacovitti c'è una punta di erotismo. Nato nel 1923 a Termoli, da famiglia di origine slava-albanese, sin dall'infanzia Jacovitti inizia a mostrare il suo interesse per i fumetti. Nel 1939, ancora sedicenne, inizia la sua carriera pubblicando per la rivista satirica fiorentina Il brivido alcune panoramiche; poi la storia a fumetti Pippo e gli inglesi che lo fa conoscere, procurandogli la […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":30582,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[46],"tags":[],"yoast_head":"\n
Conosciuto come Lisca per l'esile corporatura, il nostro inizia a firmare le sue tavole con il disegno di una lisca di pesce. La collaborazione con Il Vittorioso <\/em>continuerà fino al 1969, quando questo chiude i battenti.<\/p>\n
Sempre per Il Giorno <\/em>crea tre formidabili personaggi romani: Tizio, Caio e Sempronio i quali si esprimono nel più maccheronico dei latinorum<\/em>.<\/p>\n
Si impegna anche nella pubblicità, ottenendo grande successo di pubblico e di critica.
Jacovitti è entrato a pieno titolo negli annali storici del fumetto italiano, soprattutto grazie alla forma caricaturale dei suoi personaggi. I suoi comics hanno riscosso il plauso della critica, e si sono intrecciati spesso con gli accadimenti di portata epocale che hanno contraddistinto l'evolversi dell'Italia.<\/p>\n
Omaggio al grande Jac
Benito Jacovitti: da Pinocchio a Cocco Bill<\/strong>
Saronno, Museo dell'Illustrazione, via Caduti della Liberazione, 25
INAUGURAZIONE: sabato 14 dicembre 2013 – 18.00
15 dicembre 2013 \/ 11-12-18-19-25-26 gennaio 2014
Ingresso Libero
Info: 3494434259<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"