{"id":30614,"date":"2013-12-20T06:44:06","date_gmt":"2013-12-20T06:44:06","guid":{"rendered":""},"modified":"2013-12-20T07:20:35","modified_gmt":"2013-12-20T07:20:35","slug":"celebrazioni-ambrosiane-al-diocesano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/celebrazioni-ambrosiane-al-diocesano\/","title":{"rendered":"Celebrazioni ambrosiane al Diocesano"},"content":{"rendered":"
Scelto come iconografia ufficiale delle celebrazioni ambrosiane nel mese di dicembre, il Sant'Ambrogio di Mattia Preti<\/strong> (Taverna, Catanzaro, 1613 – La Valletta, Malta, 1699) giunge al Museo Diocesano<\/strong> di Milano<\/strong> in occasione del IV centenario della nascita dell'artista. Datata al 1670-1676, l'opera rappresenta la figura a mezzo busto del santo, intento nella scrittura dei Commentari, con la penna in una mano e nell'altra il flagello a tre code, tipico attributo iconografico che allude alla lotta di Ambrogio – Vescovo di Milano – contro l'eresia ariana. La figura ben tornita emerge dal fondo scuro grazie all'uso di forti contrasti luministici di influenza caravaggesca che modellano le vesti regalando alla tavolozza cromatica cangiante dei toni di bianco ben visibili nel piviale e nella mitria. Al virtuosismo pittorico si unisce l'audace taglio compositivo ribassato e giocato sull'uso di diagonali.<\/p>\n Mattia Preti, uno dei più importanti artisti del Seicento, nacque nel 1613 a Taverna, piccola cittadina in provincia di Catanzaro. Nel 1630 si trasferì a Roma, dove abitò nei primi anni insieme al fratello Gregorio, anch'egli pittore e conobbe le tecniche del Caravaggio e dei suoi seguaci, da cui fu fortemente influenzato. A questo periodo risalgono gli affreschi di San Giovanni Calibita, di San Carlo ai Catinari e di Sant'Andrea della Valle in Roma. Rimase a Roma per quasi venticinque anni, intervallati da frequenti viaggi in Italia e all'estero, soprattutto in Spagna e nelle Fiandre, avendo contatti col Guercino e con Giovanni Lanfranco, che influirono ulteriormente sulla sua pittura. A Napoli conobbe e frequentò un altro grande pittore del periodo, Luca Giordano. Tra il 1657 e il 1659 affrescò le porte della città durante la peste ma di queste opere rimane oggi solo quella su porta San Gennaro. Nel 1661 l'artista si trasferì a Malta, chiamato dal Gran maestro dell'ordine di Malta Raphael Cotoner, dove realizzò buona parte della decorazione della Concattedrale di San Giovanni a La Valletta e la Conversione di San Paolo, nella vecchia Cattedrale di San Paolo a Medina per conto dei Cavalieri Ospitalieri.<\/p>\n MATTIA PRETI. Sant'Ambrogio Scelto come iconografia ufficiale delle celebrazioni ambrosiane nel mese di dicembre, il Sant'Ambrogio di Mattia Preti (Taverna, Catanzaro, 1613 – La Valletta, Malta, 1699) giunge al Museo Diocesano di Milano in occasione del IV centenario della nascita dell'artista. Datata al 1670-1676, l'opera rappresenta la figura a mezzo busto del santo, intento nella scrittura dei Commentari, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":30615,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[37],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong>Museo Diocesano, corso di Porta Ticinese 95, Milano
Fino al 12 gennaio 2014
Orari: martedì – domenica dalle 10.00 alle 18.00 (la biglietteria chiude alle 17.30)
Lunedì chiuso (eccetto festivi)
Ingresso: Intero € 8; Ridotto e convenzioni € 5,
Scolaresche € 2; Comitive e gruppi (min 15 max 25) € 6; Martedì, € 4
Per informazioni: tel. 02.89420019 info.biglietteria@museodiocesano.it
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