{"id":30616,"date":"2013-12-25T12:20:10","date_gmt":"2013-12-25T12:20:10","guid":{"rendered":""},"modified":"2014-01-03T06:04:20","modified_gmt":"2014-01-03T06:04:20","slug":"luce-la-chiave-per-capire-l-arte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/luce-la-chiave-per-capire-l-arte\/","title":{"rendered":"Luce: la chiave per capire l’arte"},"content":{"rendered":"
A due protagonisti dell'Arte Americana, James Turrell e Robert Irwin, è dedicata la rassegna allestita in Villa Panza, organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano. Una mostra di respiro internazionale che intende documentare la ricerca e la poetica di due artisti già presenti nella Collezione di Varese dagli anni Settanta, grazie alla sensibilità e la lungimiranza di Giuseppe Panza di Biumo<\/strong> che commissionò loro le opere site specific "Varese Portal Room", "Varese Scrim", "Varese Window Room" (1973) di Irwin e "Sky Window I", "Sky Space I" e "Virga" (1976) di Turrell.<\/p>\n Già nei primi lavori di Turrell manca la materialità: l'opera non è un oggetto, non è un quadro con una cornice. Oltre ai dischi<\/em>, anche le colonne <\/em>di Irwin non sono concepite come oggetti in senso tradizionale poichè rifrangono la luce e l'immagine con l'intento di dar vita ad un'esperienza particolare. Panza è stato uno dei pochi collezionisti ad aver visto lo studio di James Turrell a Santa Monica, il Mendota Hotel, dove l'artista realizzò i suoi primi lavori. Tra questi il Mendota Stoppages<\/em> in cui Turrell oscurò tutte le finestre e praticò piccoli fori per lasciar penetrare la luce nello spazio buio della stanza, creando particolari fenomeni luminosi. A due protagonisti dell'Arte Americana, James Turrell e Robert Irwin, è dedicata la rassegna allestita in Villa Panza, organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano. Una mostra di respiro internazionale che intende documentare la ricerca e la poetica di due artisti già presenti nella Collezione di Varese dagli anni Settanta, grazie alla sensibilità e la […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":30617,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[231,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
L'altro elemento sul quale i due autori si sono a lungo concentrati è il colore:<\/strong> Irwin ha progettato negli anni Novanta il colorato giardino del Getty Center a Los Angeles e nei lavori più recenti, con i tubi al neon, rivela grande attenzione allo studio dei colori e delle loro modalità di interazione.<\/p>\n
L'interesse di Giuseppe Panza per queste prime sperimentazioni ha aiutato molto la carriera di Irwin e Turrell e sicuramente i lavori dei due artisti hanno profondamente influenzato l'approccio di Panza all'arte in generale.<\/strong>
Con Maria Nordman, altra artista che Panza conobbe a Los Angeles, Irwin e Turrell hanno incentrato la loro speculazione proprio sulla luce e sul suo controllo, con l'obiettivo di plasmarla e di scolpirla.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"