{"id":30764,"date":"2014-01-28T08:33:44","date_gmt":"2014-01-28T08:33:44","guid":{"rendered":""},"modified":"2014-01-31T08:20:13","modified_gmt":"2014-01-31T08:20:13","slug":"i-lontani-orizzonti-di-novara","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-lontani-orizzonti-di-novara\/","title":{"rendered":"I lontani orizzonti di Novara"},"content":{"rendered":"
La parola "orizzonte" racchiude in sé la linea estrema del visibile.
È luogo di contemplazione, descrive la forma immaginaria del sapere e delle idee, dell'anima configurata alla memoria, di ricordi e narrazioni percorsi da flussi di inafferrabilità, toccando estremi che vanno dal dramma alla poesia.
Se poi alla parola "orizzonte" si fa seguire l'aggettivo "lontano", il connubio assume anche valenze storico-leggendarie.<\/p>\n
Di testimonianze di viaggio e di pittura orientalista tratta la bella mostra "Orizzonti lontani", in corso presso la Galleria Giannoni, nel contesto del Palazzo del Broletto a Novara.
L'esposizione propone uno degli aspetti più affascinanti della pittura tra Ottocento e Novecento attraverso raffigurazioni di luoghi e persone colti nel loro habitat naturale.<\/p>\n
A condurre i visitatori verso lontani orizzonti sono le opere di Eleuterio Pagliano (1826-1903) con due studi di "Teste di moro" (1866-69?).
La spazialità e il mistero del deserto sono espressi nei lavori di Tito Pellicciotti (1872-1943) e di Romualdo Locatelli (105-1943), dove l'orizzontalità del formato, raffigurante carovane di cammelli, rende il senso della percorrenza.<\/p>\n
Il ritratto "Donna negra d'Egitto" eseguito da Giuseppe Amisani (1881-1941) che soggiornò alla corte di Re Fuad d'Egitto tra il 1924 e il 1925, suona come un omaggio alla naturale femminilità delle donne di quel popolo, in quel tempo preciso.
Collocato accanto a tali opere, compare il trittico, di grandi dimensioni, dove svetta il Pan di Zucchero, di Guido Boggiani (1861-1902) eseguito in Brasile poco prima della sua scomparsa.<\/p>\n
Ad arricchire l'esposizione concorrono oggetti provenienti dalle raccolte del Museo Etnografico Ugo Ferrandi. Fra questi alcuni abiti e una panoplia con poste a ventaglio lance, archi, pugnali e spade quali testimonianza di viaggi e spedizioni effettuate da novaresi in alcuni paesi del continente africano e in America centrale.
Mentre le campagne orientali italiane sono rappresentate da manufatti della collezione Baldissera e Orero, entrambi generali e governatori della Colonia Eritrea.
Vi sono, inoltre, armi provenienti dalla Somalia e dal Kenya facenti parte della collezione Faraggiana e Ferrandi, mentre dell'America centrale e meridionale sono originari aghi, crinali e orecchini di piume di pappagallo (Paraguay) e una maschera messicana in giadite.<\/p>\n
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Testimonianze di viaggio e pittura<\/strong>
Novara, Palazzo del Broletto
Galleria d'Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni
Fino al 23 febbraio
Orari: da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso libero<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"