{"id":30832,"date":"2014-02-12T10:27:43","date_gmt":"2014-02-12T10:27:43","guid":{"rendered":""},"modified":"2014-02-14T08:41:13","modified_gmt":"2014-02-14T08:41:13","slug":"i-mondi-di-grazia-giani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-mondi-di-grazia-giani\/","title":{"rendered":"I mondi di Grazia Giani"},"content":{"rendered":"
L'arte entra in ospedale con la mostra Mondi Paralleli di Grazia Giani<\/strong>. L'Ospedale Regionale di Locarno La Carità<\/em> accoglie fino al 28 febbraio 2014<\/strong> una selezione di opere dell'artista, che da molti anni si occupa di Arte Terapia, approfondendo una ricerca volta a trovare, attraverso il processo creativo, anche nella malattia uno stato di "nuova esperienza". "La malattia terrorizza – spiega l'artista – perché distrugge le basi della propria identità, lasciandoci soli. La creatività si impone come attività da amare, coltivare e studiare. Essa si serve di quello che è già esistente e disponibile in noi trasformandosi in modi imprevedibili. Trasformare un nuovo pensiero che rifiuta vecchie soluzioni, come alle volte nella malattia accade, è procedere verso una nuova direzione dove trovare capacità di tradurre rapidamente successioni di idee soddisfacendo determinate richieste interiori. Un pensiero che non segue la via di un sentiero battuto, ma procede verso insolite soluzioni. In occasioni come queste è l'arte che cerca lo spettatore. Guardare, osservare ed ammirare un'opera nelle sale d'attesa può essere motivo di riflessione".<\/p>\n Come spiegano bene le parole dell'artista Michelangelo Pistoletto in una sua famosa intervista: «In termini pratici quando uno si trova ad avere mal di pancia non va a cercare l'arte, è chiaro questo. E allora è l'arte, che in quel momento specifico, deve avvicinarsi al paziente, così come a chi lo cura, per creare una pausa, un momento di divertimento, un diversivo rispetto alla malattia. Ho usato il termine divertire, perché vuol dire divergere: in questo senso l'arte può essere il divertimento, capace di far divergere rispetto al dolore». ( da "Le Lieu de recuillement et de prière")<\/p>\n L'artista – Grazia Giani<\/strong> nella metà degli anni settanta inizia a lavorare come grafica pubblicitaria e collabora a diversi progetti nell'editoria, in studi privati a Milano, Monza e Varese. Successivamente si specializza nel settore dell'Industrial design, dove si occupa dello studio grafico del prodotto e pubblicità in aziende leader come Candy, Philips e Whirlpool. Da sempre appassionata di arte, decide di lasciare il lavoro di grafica e di intraprendere un tragitto diametralmente opposto, da graphic-designer ad arte-terapeuta, il cammino dal digitale all'analogico, in una continua "trasformazione". La sua costante passione ed interesse per la creatività e sopratutto per il "processo creativo" la portano a scoprire nuove dimensioni pittoriche, nasce il desiderio di "aprire lo spazio artistico" anche verso una "dimensione pittorica-terapeutica".<\/p>\n Ottiene presso il Goldsmiths College, University of London, il Postgraduate Diploma in Art Psychotherapy (Art Therapy Italiana). Artista e Arte terapeuta, una scelta di essere, studio, ricerca e insegnamento diventano complementari e procedono di pari passo arricchendosi. Il suo studio come pittrice attualmente a Barasso-Varese- Officine Creative. Fa parte dell'associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese, attiva con mostre e progetti personali e numerose mostre collettive.<\/p>\n Mondi Paralleli. Opere di Grazia Giani<\/strong> L'arte entra in ospedale con la mostra Mondi Paralleli di Grazia Giani. L'Ospedale Regionale di Locarno La Carità accoglie fino al 28 febbraio 2014 una selezione di opere dell'artista, che da molti anni si occupa di Arte Terapia, approfondendo una ricerca volta a trovare, attraverso il processo creativo, anche nella malattia uno stato di "nuova […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":30833,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[41],"tags":[],"yoast_head":"\n
Questa mostra vuole anche interpretare in modo nuovo gli spazi ospedalieri spesso disadorni, disumanizzati, con camere spoglie dove vivere infinite code di attesa. Luoghi in cui si respira solo dolore, sofferenza e in alcuni casi speranza.<\/p>\n
Attualmente collabora con la "Casa di Cura Le Terrazze" a Cunardo dove cura un percorso di Arte Terapia per la riabilitazione della Malattia di Parkinson con laboratori di acquarello per i pazienti ricoverati.
Conduce gruppi di acquarello e seminari di creatività e pittura aperti a chiunque abbia voglia e desiderio di approfondire il colore e la pittura. (bambini, ragazzi, adulti).<\/p>\n
Ospedale Regionale di Locarno La Carità
Via all'Ospedale 1, Locarno CH
Fino al 28 febbraio 2014
Orari d'apertura tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00
L'entrata è libera<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"