{"id":30925,"date":"2014-03-05T04:36:51","date_gmt":"2014-03-05T04:36:51","guid":{"rendered":""},"modified":"2014-03-07T08:27:08","modified_gmt":"2014-03-07T08:27:08","slug":"nient-altro-che-punti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/nient-altro-che-punti\/","title":{"rendered":"Nient’altro che punti"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n "Punti nient'altro che punti"<\/strong><\/em> è il titolo della personale che Montrasio Arte dedica a Franco Bemporad (1926-1989) proponendo 15 tele e alcuni disegni compresi tra il 1959 e il 1979, opere dove, compreso in spazi minimi, un susseguirsi ritmico di punti concede spazio al gioco ironico che accomuna il visivo alla parola. A metà degli stessi anni aderì al "Movimento Nucleare" sottoscrivendo il manifesto "Contro lo Stile", mentre è dei primi anni '60 la sua presenza con Piero Dorazio, Arnaldo e Giò Pomodoro, Achille Perilli, Lucio Fontana e Gastone Novelli, nel gruppo "Continuità".<\/p>\n Ai lavori polimaterici degli anni '50, succedono composizioni <\/p>\n dove compaiono colpi di pennello tali da comporre alfabeti di segni, in alcune opere ottenuti premendo i colori direttamente dai tubetti.<\/p>\n Nella perseverante, armonica maniacalità di Bemporad convivono cadenze musicali dall'impronta orientale. Franco Bemporad – "Punti nient'altro che punti"<\/strong> "Punti nient'altro che punti" è il titolo della personale che Montrasio Arte dedica a Franco Bemporad (1926-1989) proponendo 15 tele e alcuni disegni compresi tra il 1959 e il 1979, opere dove, compreso in spazi minimi, un susseguirsi ritmico di punti concede spazio al gioco ironico che accomuna il visivo alla parola.Fiorentino d'origine Franco Bemporad […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":30926,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[],"tags":[],"yoast_head":"\n
Fiorentino d'origine Franco Bemporad negli anni '50 lasciò gli studi di medicina e psicologia per dedicarsi in prima istanza al cinema e in seguito alla pittura.<\/p>\n
Quei punti messi in rettangoli bicolore, gli uni di poco differenti dagli altri, come un primordiale calendario, scandiscono una interiorità umorale in permanente confronto tra razionalità e istinto.
Dando un colpo di timone interpretativo, quegli scudi serrati nascondono fanti pronti allo scontro, altresì attualizzando, sono simbolo di un esercito di pendolari intruppati nei pressi di qualsivoglia strozzatura, a ridosso di in treno, una scala mobile, un tram, o un vagone della metropolitana.
Quel succedersi di punti e spazi è tale da creare cadenze ascendenti e discendenti, per continue partenze e ritorni, nell'ideale ricerca del moto perpetuo.<\/p>\n
Milano, Montrasio Arte, Via Porta Tenaglia 1
Fino al 28 marzo
Orario: da martedì a venerdì dalle 11.00 alle 18.00
Ingresso libero<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"