{"id":31163,"date":"2014-04-18T16:00:01","date_gmt":"2014-04-18T16:00:01","guid":{"rendered":""},"modified":"2014-05-09T03:08:14","modified_gmt":"2014-05-09T03:08:14","slug":"la-resurrezione-luminosa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-resurrezione-luminosa\/","title":{"rendered":"La Resurrezione luminosa"},"content":{"rendered":"
«Le mie opere non sono un fine, ma sono qualcosa che lavora su una materia più bella, che è ciò che hanno dentro le persone»<\/strong>. <\/p>\n Per Christian Cremona l'opera d'arte non è fine a se stessa, ma deve avere uno scopo che riguarda direttamente lo spettatore che la osserva: ossia, essa deve essere arricchente, deve dare qualcosa allo spettatore, o meglio ancora, deve coinvolgere lo spettatore e renderlo partecipe dell'opera d'arte stessa. Artista innovativo e aperto alla sperimentazione, ha trovato nella fotografia uno strumento ideale per ricercare nuove prospettive sulla realtà: osservando il mondo attraverso l'obbiettivo, infatti, Cremona riesce a svelarne aspetti inediti e suggestivi. La tecnica fotografica di Cremona non si limita a registrare passivamente la luce, cercando magari di cogliere la scena migliore: al contrario, egli vuole plasmare la luce, vuole creare appositi giochi di luce che la macchina fotografica coglierà dinamicamente per dargli l'aspetto e il colore desiderato. É ciò che accade anche con l'opera di questa sua recente mostra al Museo Diocesano di Milano intitolata "Resurrezione" proprio per tal motivo ha scelto di esporre con la modalità della proiezione: il proiettore è infatti pienamente in grado di esprimere l'effetto luminoso dell'immagine, anzi, si può dire che il proiettore, essendo esso stesso una fonte di luce, si presta in modo ottimale ad "essere scolpito" dall'artista. Resurrezione Museo Diocesano Info: «Le mie opere non sono un fine, ma sono qualcosa che lavora su una materia più bella, che è ciò che hanno dentro le persone». Per Christian Cremona l'opera d'arte non è fine a se stessa, ma deve avere uno scopo che riguarda direttamente lo spettatore che la osserva: ossia, essa deve essere arricchente, deve […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":31164,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45],"tags":[],"yoast_head":"\n
L'arte come arricchente, come formativa, come culturale: ecco la sfida che si propone Cremona nella sua ricerca artistica. <\/p>\n
È come se riuscisse a leggere tra le righe della realtà per andare oltre essa, facendone affiorare nuove visioni e nuovi affascinanti aspetti. <\/p>\n
Dunque, la macchina fotografica ha qui un ruolo attivo, e non è soltanto passiva nella sua riproduzione fedele della realtà: essa qui viene usata come strumento per creare astrattivamente una nuova immagine. <\/p>\n
<\/strong><\/p>\n
<\/strong><\/div>\n
Personale di Christian Cremona<\/strong>
Dal 10 aprile al 4 maggio 2014
Inaugurazione: giovedì 10 aprile, ore 18<\/p>\n
Corso di Porta Ticinese, 95
20153, Milano<\/p>\n
Tel 02 89420019
Fax 02 89407577
info.biglietteria@museodiocesano.it
segreteria@museodiocesano.it <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"