{"id":31201,"date":"2014-05-02T05:14:52","date_gmt":"2014-05-02T05:14:52","guid":{"rendered":""},"modified":"2014-05-02T05:21:05","modified_gmt":"2014-05-02T05:21:05","slug":"milano-anni-sessanta-centro-internazionale-dell-arte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/milano-anni-sessanta-centro-internazionale-dell-arte\/","title":{"rendered":"Milano anni Sessanta, centro internazionale dell’arte"},"content":{"rendered":"
In occasione della mostra Nati nei '30. Milano e la generazione di Piero Manzoni, a cura di Elena Pontiggia e Cristina Casero, la Permanente organizza quattro incontri di approfondimento, coordinati da Rosella Ghezzi e Chiara Vanzetto, che mettono a fuoco, attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti, l'atmosfera artistica e culturale milanese a partire dagli anni Sessanta. <\/p>\n
Le tendenze e i movimenti, le ricerche e sperimentazioni, le occasioni, i gruppi, le istanze comuni o l'isolamento dei singoli. Ma anche i rapporti tra artisti e istituzioni, il ruolo di ricerca delle gallerie; gli aspetti del mercato e infine il confronto con la scena attuale. <\/em><\/p>\n Alberto Ghinzani<\/em><\/p>\n Nato a Valle Lomellina (Pavia) nel 1939, negli anni '50 si trasferisce a Milano dove vive e lavora. Si diploma all'Accademia di Brera, allievo di Marino Marini, e qui conosce Lucio Fontana, Piero Manzoni, Alik Cavaliere, Umberto Milani. La sua scultura rifiuta la retorica monumentale e si sviluppa in relazione allo spazio ambientale, inserendosi nell'ambito informale tra materia e gesto. <\/p>\n Ha dato vita a numerosi cicli di opere all'insegna della novità espressiva e della continua sperimentazione sui materiali: bronzo fuso a cera persa, gesso, legno, cartone e resine, di cui intuisce tra i primi le potenzialità plastiche. Con questi elementi crea forme articolate e variegate, dagli equilibri instabili, dove a volte il vuoto conta più del pieno. <\/p>\n Giuseppe Spagnulo<\/em><\/p>\n Nato a Grottaglie (Taranto) nel 1936, si forma come ceramista tra il laboratorio del padre e l'Istituto della Ceramica di Faenza. Dal 1959 vive e lavora a Milano, dove negli anni '60 è assistente di Lucio Fontana e Arnaldo Pomodoro a Brera. Frequenta Piero Manzoni e Tancredi che gli fanno conoscere le innovative lavorazioni dell'argilla ad Albissola.<\/p>\n Oltre alla terracotta, privilegia il ferro e l'acciaio, materiali accomunati dall'uso del fuoco, l'elemento primario alla base della sua ricerca che si muove tra informale e minimalismo. Dalle "Archeologie" ai "Paesaggi, dalle sculture geometriche ai successivi "Ferri" tagliati, sino ai blocchi di ferro sospesi che sfidano la gravità, si rivela la costante passione per la materia e per la sua energia che si traduce in forma.<\/p>\n Diamante Faraldo<\/em><\/p>\n Nasce nel 1962 ad Aversa (Caserta). Studia all'Accademia di Belle Arti di Napoli con Gianni Pisani e completa la propria formazione con un soggiorno a Berlino nel 1986. Vive e lavora a Milano dal 1987. Nei suoi lavori, caratterizzati da rigore formale ed esecutivo, i riferimenti alla cultura classica, miti e luoghi, forme e concetti, sono ridotti all'essenzialità. <\/p>\n Utilizza sia materiali nobili, come il marmo nero del Belgio e quello bianco di Carrara e di Thassos, insieme a ferro, legno e grafite, che materie inusuali, quali il petrolio e la gomma delle camere d'aria. Urbansolid<\/em><\/p>\n Sodalizio artistico che cela l'identità di due giovani scultori, nati nel 1978 e diplomati all'Accademia di Brera. Esordiscono nel mondo della Street Art milanese, a cui portano un contributo originale con l'introduzione della terza dimensione, presentandosi ufficialmente nel 2010 in occasione del Salone del Mobile. <\/p>\n Le loro installazioni "a parete" si sviluppano all'aperto, in contesti urbani degradati, tra muri fatiscenti e fabbriche in disuso. Sono composte da multipli di sculture in gesso o cemento, spesso dipinte con colori sgargianti e pop: calchi di figure umane, parti anatomiche di diverse dimensioni (cervelli, nasi, orecchie), oggetti vari come pistole, fossili e schermi televisivi. L'obiettivo è trasmettere ironici messaggi di critica alla società contemporanea.<\/p>\n NATI NEI ‘30. MILANO E LA GENERAZIONE DI PIERO MANZONI<\/strong> Ingresso € 5 intero – € 3 ridotto<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" In occasione della mostra Nati nei '30. Milano e la generazione di Piero Manzoni, a cura di Elena Pontiggia e Cristina Casero, la Permanente organizza quattro incontri di approfondimento, coordinati da Rosella Ghezzi e Chiara Vanzetto, che mettono a fuoco, attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti, l'atmosfera artistica e culturale milanese a partire dagli anni […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":31202,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45],"tags":[],"yoast_head":"\n
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9 aprile – 15 giugno 2014
Dal martedì alla domenica h 10-13 e 14.30-18.30<\/p>\n