{"id":31642,"date":"2014-09-05T08:27:12","date_gmt":"2014-09-05T08:27:12","guid":{"rendered":""},"modified":"2014-09-05T08:28:58","modified_gmt":"2014-09-05T08:28:58","slug":"le-atmosfere-sognanti-degli-she-likes-winter","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/le-atmosfere-sognanti-degli-she-likes-winter\/","title":{"rendered":"Le atmosfere sognanti degli She likes winter"},"content":{"rendered":"
L'impronta femminile presente nel titolo è denotativa, in quanto la voce del gruppo, Elisa Iaffaldano, è anche autrice dei testi.<\/p>\n
In prospettiva la band ha in lavorazione un secondo album di otto brani nel quale lo spazio temporale comprenderà i successivi mesi dell'anno.<\/p>\n
Il sound caratteristico dei She likes winter, si muove dall'elettronica di Arcadia sino al post rock celestiale che strizza l'occhio all'Islanda dei Sigur Ròs passando per intrecci dream pop, noise e shoegaze, dove alla bella voce della Iaffaldano, si affiancano, ai sintetizzatori e alle chitarre Matteo Valsecchi, al basso Stefano Vietta, alla batteria Umberto "Pinkdrummer" Cristina oltre al polistrumentista Francesco Scognamiglio.<\/p>\n
Abbiamo incontrato in anteprima Stefano Vietta e Elisa Iaffaldano.<\/p>\n
Il titolo che avete dato al vostro primo Cd è fortemente connotativo.<\/em> Matteo ha un frigorifero dove sulla base ci sono delle lettere magnetiche, con quelle lettere ha composto vari nomi, fra questi abbiamo scelto She likes winter, è un nome che rimanda all'immaginario dei gruppi appartenenti al nostro genere, il post rock, che hanno tendenzialmente nomi molto lunghi tipo Explosions in the sky, God is an astronaut e cosi via. Ci è piaciuta l'idea di coniugarlo al femminile e con un richiamo all'inverno, alle atmosfere un po' nordiche che caratterizzano la nostra musica".<\/p>\n Come è nato il gruppo?<\/em> Alla voce femminile è d'obbligo domandare quali siano le tue attinenze vocali?<\/em> Tu scrivi anche i testi: quali sono, invece, i tuoi riferimenti letterari?<\/em> Visto che ti sto intervistando è gioco chiederti cosa ha determinato la scelta del tuo strumento?<\/em> Considerando che sei l'unica donna del gruppo come ti trovi con i maschietti della band?<\/em> Progetti futuri?<\/em> Altre informazioni sulla band sono reperibili sui siti L'impronta femminile presente nel titolo è denotativa, in quanto la voce del gruppo, Elisa Iaffaldano, è anche autrice dei testi. In prospettiva la band ha in lavorazione un secondo album di otto brani nel quale lo spazio temporale comprenderà i successivi mesi dell'anno. Il sound caratteristico dei She likes winter, si muove dall'elettronica di Arcadia sino […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":31643,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[43],"tags":[],"yoast_head":"\n
VIETTA – "E' stata una genesi un po' strana, bisogna andare alle origini della band, nata inizialmente come duo tra me e Matteo Valsecchi con il quale abbiamo formulato le prime idee che sono state la base del gruppo e, ovviamente, ci si è chiesti che nome dare al progetto. <\/p>\n
VIETTA – "Il gruppo è nato dalla conoscenza tra me e Matteo Valsecchi, in origine volevamo fare una tribute band dei Sigur Ròs, ma dopo i primi tentativi ci siamo accorti che era una cosa abbastanza proibitiva perché fanno una musica molto difficile da riproporre, a quel punto abbiamo deciso di fare qualcosa di nostro, abbiamo buttato lì le prime idee e mano a mano abbiamo raccolto i primi membri del gruppo, così è arrivato Francesco Scognamiglio che è diventato un po' il jolly visto che suona vari strumenti, chitarra, violino, viola, armoniche varie, oltre a una serie di strumenti nuovi che nemmeno ci immaginavamo di poter inserire nei nostri brani, poi è arrivata Elisa che ha contribuito a mettere melodie vocali su pezzi che inizialmente erano strumentali, poi infine è arrivato Umberto Cristina che è il batterista".<\/p>\n
IAFFALDANO – "I miei punti di riferimento si rifanno ad Anneke van Giersbergen, Simone Simons ma anche artisti come i Muse, i Placebo o Bjork.".<\/p>\n
IAFFALDANO – "I miei testi nascono da esperienze personali, ma anche dalla quotidianità che mi circonda, al di là di questo, mi piace molto leggere e trovo ispirazione in personaggi come Lisbeth della saga Millennium, nelle avventure alla Dan Brown o nella fantascienza realistica di Orwell".<\/p>\n
VIETTA – "Suono il basso da quasi vent'anni, anche se poi nel disco suono anche il glockenspiel che è un piccolo xilofono d'importazione teutonica".<\/p>\n
IAFFALDANO – "Sono stata accettata bene da tutti, mi sono trovata subito in perfetta sintonia con ognuno di loro, anche perché ho collegamenti con altri musicisti con i quali mantengo stretti rapporti oltre che professionali anche di amicizia".<\/p>\n
VIETTA – A settembre sarà pronto il primo video del nostro singolo che è "Not a Believer", intensificheremo le attività live promozionali del nostro primo mini CD e poi contemporaneamente andremo in studio per preparare la seconda parte del nostro lavoro che sarà, A year in our lives – parte seconda, dove faremo probabilmente otto pezzi; un lavoro molto impegnativo. Le registrazioni inizieranno tra settembre e ottobre, e si protrarranno per alcuni mesi".<\/p>\n
http:\/\/shelikeswinter.wordpress.com\/
http:\/\/freetheantrecords.com\/she-likes-winter\/
e sulla pagina facebook ufficiale degli She Likes Winter.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"