{"id":31748,"date":"2014-09-27T09:21:53","date_gmt":"2014-09-27T09:21:53","guid":{"rendered":""},"modified":"2014-09-27T09:23:11","modified_gmt":"2014-09-27T09:23:11","slug":"bettina-in-mostra-a-milano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/bettina-in-mostra-a-milano\/","title":{"rendered":"Bettina in mostra a Milano"},"content":{"rendered":"
Agli inizi degli anni '40, dalla penna di Georges Simenon nasceva il commissario Maigret, Charles Trenet metteva in musica l'indimenticabile "Que reste-t-il de nous amours ?".<\/p>\n
Alla fine di quel decennio, Sarte fondava con Simone de Beauvori la rivista "Les temps modernes" pilastro della filosofia esistenzialista.<\/p>\n
A metà degli anni '50 Francois Truffaut terminava la sceneggiatura de "I 400 colpi".<\/p>\n
Parigi era il centro del mondo e In quel contesto, brillava la stella di Bettina, modella fra le più fotografate tra gli anni '40 e '50 e celebrate da artisti e intellettuali.<\/p>\n
Nata e cresciuta nel 1925 in Normandia, poco più che ventenne si trasferisce a Parigi dove incontra lo stilista Jacques Costet che affascinato dalla sua bellezza le chiede di indossare un suo abito.<\/p>\n
E' la chiave di volta, da quel momento inizia per Bettina una straordinaria carriera di musa e modella.
Agli inizi degli anni '50 aiuta Hubert de Givenchy ad aprire una sua maison e questi gli dedicherà la blusa "Bettina" magistralmente raffigurata nel disegno, passato alla storia, di René Gruau.<\/p>\n
Ed è quel disegno l'ideale fulcro dal quale iniziare il percorso espositivo in corso presso la Galleria Carla Sozzani che vede "Bettina", che è anche il titolo della mostra, immortalata dai più grandi fotografi del mondo, fra i quali Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Irving Penn, Arik Nepo.<\/p>\n
Le foto in mostra percorrono, con alcuni scatti dedicati all'infanzia e alla prima giovinezza, i decenni che vanno dagli inizi degli anni '40 sino alla fine degli anni '50, proponendo dell'indiscussa musa aspetti pubblici e privati, dalle pose ufficiali per le grandi riviste di moda, a presenze, in abiti normali, nel disordine di alcuni studi di posa.<\/p>\n
Signorile per elezione naturale, inafferrabile e semplice allo stesso tempo, dirà di sé : "Nel mio lavoro avevo successo come ragazza copertina ma dovevo questo successo più ad un viso espressivo che bello".<\/p>\n
Nonostante il suo ritiro, Bettina continua a lavorare nella moda ed eccezionalmente nel 1967 ha sfilato per la collezione Coco Chanel a lei ispirata divenendo in seguito direttrice "couture" per Emanuel Ungaro e responsabile delle relazioni pubbliche per Valentino.<\/p>\n
E' del 2010 la nomina "Chevaler des Arte et des Lettres" conferitale dall'allora ministro Frédéric Mitterand.<\/p>\n
"Bettina"<\/strong> <\/p>\n fino al 2 novembre<\/p>\n Agli inizi degli anni '40, dalla penna di Georges Simenon nasceva il commissario Maigret, Charles Trenet metteva in musica l'indimenticabile "Que reste-t-il de nous amours ?". Alla fine di quel decennio, Sarte fondava con Simone de Beauvori la rivista "Les temps modernes" pilastro della filosofia esistenzialista. A metà degli anni '50 Francois Truffaut terminava la […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":31749,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,45],"tags":[],"yoast_head":"\n