{"id":32041,"date":"2014-11-28T05:54:43","date_gmt":"2014-11-28T05:54:43","guid":{"rendered":""},"modified":"2014-11-28T05:57:03","modified_gmt":"2014-11-28T05:57:03","slug":"la-luce-del-primo-seicento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-luce-del-primo-seicento\/","title":{"rendered":"La luce del primo Seicento"},"content":{"rendered":"
In un allestimento suggestivo che accosta in maniera inedita temi sacri e profani si scoprono i tre dipinti: la tela di Morazzone è un'annunciazione di fattura raffinatissima, opera praticamente inedita e appena uscita da un complicato restauro che ne ha ritrovato i colori originari e smaglianti sotto una patina scura e fosca; il dipinto del Cairo rappresenta l'episodio di Tarquinio e Lucrezia e racconta il gusto per la pittura profana della nobiltà lombarda del Seicento; infine, il Montalto, che raffigura l'episodio biblico di Giaele e Sisara, raramente rappresentato, racconta come il linguaggio morazzoniano abbia trovato durante il Seicento la strada per affermarsi e divenire stile di riferimento per una vasta zona della Lombardia.<\/p>\n
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Un video e apparati didattici conducono il visitatore alla scoperta di altri capolavori conservati nelle chiese cittadine, come il Morazzone e il Cerano in San Vittore o il Lanfranco – un vero e proprio capolavoro del Barocco italiano, eseguito a Roma dove il pittore lo ha datato e firmato – in Sant'Antonio alla Motta.<\/p>\n
Anche il catalogo della mostra – in vendita a 12 euro, presso la Sala Veratti – non racconta solo tre quadri, ma illustra una stagione bellissima per Varese con un apparato fotografico inedito e affascinante, che permetterà di vedere con occhi nuovi e "artistici" alcuni edifici sacri di Varese.<\/p>\n
E' stato possibile realizzare l'esposizione grazie all'Associazione Varesevive, al Comitato Culturale del C.C.R. di Ispra, che da anni sostiene le attività culturali a Varese, ai Rotary Club del Gruppo Seprio, Inner Whell e Soroptimist. Inoltre hanno contribuito all'iniziativa alcune aziende, che pure sostengono la ricerca e la divulgazione culturale a Varese come Musajo e Minonzio e la Marelli&Pozzi.<\/p>\n
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La luce del primo Seicento Morazzone, Cairo e Montalto<\/strong><\/p>\n <\/p>\n Informazioni: Castello di Masnago tel. 0332.820409; www.varesecultura.it ; facebook.com\/castellodimasango<\/p>\n Mostra a cura di Daniele Cassinelli, organizzata dai Musei Civici di Varese<\/p>\n Catalogo Edizioni Lativa<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" In un allestimento suggestivo che accosta in maniera inedita temi sacri e profani si scoprono i tre dipinti: la tela di Morazzone è un'annunciazione di fattura raffinatissima, opera praticamente inedita e appena uscita da un complicato restauro che ne ha ritrovato i colori originari e smaglianti sotto una patina scura e fosca; il dipinto del […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":32042,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[15,51],"tags":[],"yoast_head":"\n