{"id":32269,"date":"2015-02-13T09:35:13","date_gmt":"2015-02-13T09:35:13","guid":{"rendered":""},"modified":"2015-02-13T09:37:53","modified_gmt":"2015-02-13T09:37:53","slug":"robert-capa-in-italia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/robert-capa-in-italia\/","title":{"rendered":"Robert Capa in Italia"},"content":{"rendered":"
La guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra di Indocina, sono gli scenari bellici fissati da Robert Capa (Budapest 1913-Thài Binh, Vietnam 1954) su pellicola durante la sua breve vita.<\/p>\n
Considerato dai più, il padre del fotogiornalismo, Robert Capa esiliato dall'Ungheria nel 1931, iniziò la sua attività di fotoreporter a Berlino, divenendo famoso per le immagini scattate nel corso della guerra civile spagnola tra il 1936 e il 1939.<\/p>\n
A 70 anni di distanza dall'anniversario della liberazione dal dominio nazi-fascista nel nostro paese (non a caso l'esposizione terminerà il prossimo 26 aprile) a raccontare gli anni cruciali della seconda guerra mondiale concorre la mostra "Robert Capa in Italia 1943-1944" a cura di Beatrix Lengyel, promossa dal Ministero delle Risorse Umane d'Ungheria e dal Consolato generale di Ungheria in Italia a Milano, in collaborazione tra Città metropolitana di Milano\/Settore Cultura, la Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e il Museo Nazionale Ungherese di Budaspest con il patrocinio del Comune di Milano.<\/p>\n
Il percorso composto da78 foto in bianco e nero, inizia documentando lo sbarco degli alleati in Italia dalla Sicilia sino ad Anzio, per proseguire con la distruzione delle posta centrale di Napoli e i funerali dei caduti durante le storiche Quattro Giornate della stessa città, con i combattimenti attorno a Montecassino e il successivo bombardamento del monastero, ma anche la festosa accoglienza degli abitanti di Moreale nei confronti degli alleati.<\/p>\n
Lo sguardo di Capa non indulge a facili pietismi, ma ritrae, le paure, la fatica, la sofferenza, i timori, le speranze sia della gente comune, sia di chi combatteva in prima linea ritraendone tensioni e rischi, proponendo anche i momenti di pausa e di solidarietà nei confronti della gente comune che aveva visto la propria vita sconvolta da una guerra imposta da una assurda idea di potere. <\/p>\n
"Robert Capa in Italia 1943-1944" <\/strong> (Per esplicita richiesta di Fratelli Alinari, si dichiara titolo e Copyright della foto pubblicata: "Soldati americani a Troina, nei pressi della cattedrale di Maria Santissima Assunta, dopo il 6 agosto 1943" – Photograph by Robert Capa-c-International Center of Photography\/Magnum-Collection of the Hungarian National Museum)<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra di Indocina, sono gli scenari bellici fissati da Robert Capa (Budapest 1913-Thài Binh, Vietnam 1954) su pellicola durante la sua breve vita. Considerato dai più, il padre del fotogiornalismo, Robert Capa esiliato dall'Ungheria nel 1931, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":32270,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,45],"tags":[],"yoast_head":"\n
Milano, Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2
Fino al 26 aprile
Orari 10-19,39, lunedì chiuso
Biglietti: € 8.00 intero, € 6.50 ridotto € 3.50 scuole.<\/p>\n