{"id":32372,"date":"2015-03-18T04:58:04","date_gmt":"2015-03-18T04:58:04","guid":{"rendered":""},"modified":"2015-03-19T14:52:15","modified_gmt":"2015-03-19T14:52:15","slug":"proiezioni-di-luce","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/proiezioni-di-luce\/","title":{"rendered":"Proiezioni di Luce"},"content":{"rendered":"
Proiezioni di luce<\/em> vuole essere ricordo, passione, immediatezza, spirito vitale, omaggio, andare oltre. Il linguaggio artistico di Cesare Canuti, pittore poliedrico e imprevedibile<\/strong> – nelle sue scelte e nelle sue ispirazioni – da sempre appassionato nel rappresentare forme e segni della natura, quali sublimi paesaggi e realtà oggettive che scorrono davanti agli occhi di un attento osservatore, quale lui è, si distacca dal livello originario del suo quotidiano percorso creativo, e intraprende sentieri paralleli, elabora idee spaziali, trasfigura sogni e sentimenti, tra l'astratto e l'informale. <\/div>\n
Però prima di arrivare a questa nuova sensibilità, vale a dire agli spazi infiniti, alle nebulose dell'Io e della psiche – agli orizzonti di pura luce o alle porte dell'inferno -, la sua inventiva e fantasia si alimentano di presa di coscienza e di denuncia di un mondo, il nostro, a un bivio tra nuove forme di potere e di infinite debolezze e dipendenze della nostra mente. Nel suo approccio metafisico rappresenta i simboli del consumismo, del mercato di massa e i leader della finanza e delle multinazionali con ironia<\/strong> e forza dissacrante (vedi Paesaggi della mente, Varese 2013 e Metafore, Gavi 2014). <\/div>\n
Oggi l'artista vuole mantenere alto il suo impegno e continuare la sua lotta ma dall'interno della sua immaginazione e creatività, in un percorso intimo come un viaggio nel tempo e nello spazio, senza più riferimenti oggettuali se non prendendo ispirazione dai Concetti Spaziali e dalle invenzioni del genio artistico che fu Lucio Fontana, scultore e pittore figurativo, poi astratto e informale e infine spaziale<\/strong>. I suoi nuovi lavori sono quindi improntati allo spazialismo, alla luce, a nuove visioni della realtà, specchio di una tensione interiore e anelito di sintesi tra fermenti emotivi, moti immaginativi, slanci inconsci e pensieri razionali.<\/div>\n
I suoi nuovi lavori sono quindi improntati allo spazialismo, alla luce, a nuove visioni della realtà,<\/strong> specchio di una tensione interiore e anelito di sintesi tra fermenti emotivi, moti immaginativi, slanci inconsci e pensieri razionali.<\/div>\n
Canuti incontra il lavoro di Fontana da ragazzino, appena adolescente, pronto a recepire qualsiasi stimolo e intuizione con l'audacia e la passione della sua età e sogna di diventare un pittore, quale poi diventerà. E' una folgorazione. Però la sua sensibilità e formazione lo porteranno all'arte figurativa e a un lungo percorso di sperimentazione e di riflessione<\/strong>. <\/p>\n
Adesso il pittore genovese nel suo nuovo ciclo di opere è sempre di più all'ascolto delle sue pulsioni, della sua energia irrazionale – spirito inventivo -, e allo studio e all'analisi storica del percorso creativo di Fontana. E' attratto e affascinato dall'arte gestuale<\/strong>, vitalista e visionaria del fondatore dello Spazialismo, così come dai suoi tagli, dalle sue perforazioni, dalla sua ricerca di spiritualità, – nel superamento di preconcetti e condizionamenti di secoli di pittura e di scultura -, e dalla sua innovativa percezione e intuizione della forza di una terza dimensione in arte, tra essenzialità e vitalismo. Fontana scriveva: "Credo a Van Gogh, colore-luce. Credo a Boccioni, dinamismo plastico. Credo a Kandisky, astrattismo concreto. Credo anche agli spaziali, tempo-spazio".<\/div>\n
Eppure le sperimentazioni, la ricerca dell'oltre, l'appassionarsi allo stupore e alla meraviglia per le bellezze del creato sono innate nell'uomo di poesia e di arte, e Canuti, attraverso i suoi smalti, i suoi acrilici e spray su tela, svolge lo sguardo alla luce-colore, agli abissi del cuore, e alla contemplazione della natura alla ricerca di unità e di armonia<\/strong> tra le forze del cosmo e della propria mente. Questo suo lirico e poetico sentire è affine al sentimento di Pascal quando egli osserva che "L'uomo contempli, dunque, la natura tutt'intera nella sua alta e piena maestà, allontanando lo sguardo dagli oggetti meschini che lo circondano. Miri quella luce sfolgorante, collocata come una lampada eterna a illuminare l'universo; la terra gli apparisca come un punto in confronto dell'immenso giro che quell'astro descrive, e lo riempia di stupore il fatto che questo stesso vasto giro è soltanto un tratto minutissimo in confronto di quello descritto dagli astri roteanti nel firmamento. E se, a questo punto, la nostra vista si arresterà, l'immaginazione vada oltre…" (L'uomo nell'universo, Blaise Pascal).<\/div>\n
Eppure niente nasce per caso, e quindi la sensibilità artistica di Canuti riluce di nuovi percorsi e di nuove idee<\/strong>, in un viaggio nell'arte del passato, sempre viva, per assaporare e conquistare il mondo del possibile, partendo dall'interiorità e dal suo sentire intuitivo, ma conscio del ruolo importante che giocano l'intelletto e le conoscenze acquisite e rielaborate nel tempo.<\/div>\n
Tuttavia il mondo e l'illimitato universo ci inducono a riflettere sulla indeterminatezza delle nostre azioni, sulla fragilità dell'uomo e sulla sua solitudine, e l'artista Canuti è concorde con le riflessioni di Italo Calvino nelle sue mirabili e visionarie proposte<\/strong> per il tempo che verrà, e che stiamo già vivendo, e in particolare sul valore da salvaguardare della creatività e dell'arte, perché, parafrasando il suo intento narrativo sul finire delle Lezioni americane: "L'arte rimane viva solo se ci poniamo obiettivi smisurati, al di là di ogni speranza di conseguimento. Solo se i poeti e i pittori si pongono compiti che nessun altro osa immaginare, la pittura continuerà ad avere una funzione".<\/div>\n
Lorenzo Mortara (Proartile) 2015<\/p>\n
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Info.<\/strong><\/div>\n
Sala Nicolini, via Nicolini 2, Varese Inaugurazione Sabato 21 marzo alle ore 16.30 Aperta fino all'11 aprile 2015 (ingresso libero) Orari: venerdì, sabato: ore 16.00\/19.00 – domenica: ore 10.00\/12.00 e 16.00\/19.00 340.17.07.298 – info. lorenzomortara@yahoo.it<\/p>\n
Proiezioni di luce vuole essere ricordo, passione, immediatezza, spirito vitale, omaggio, andare oltre. Il linguaggio artistico di Cesare Canuti, pittore poliedrico e imprevedibile – nelle sue scelte e nelle sue ispirazioni – da sempre appassionato nel rappresentare forme e segni della natura, quali sublimi paesaggi e realtà oggettive che scorrono davanti agli occhi di un […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":32373,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[15,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
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