{"id":32908,"date":"2015-07-23T04:37:31","date_gmt":"2015-07-23T04:37:31","guid":{"rendered":""},"modified":"2015-07-24T03:27:20","modified_gmt":"2015-07-24T03:27:20","slug":"nasce-amici-per-varese","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/nasce-amici-per-varese\/","title":{"rendered":"Nasce “Amici per Varese”"},"content":{"rendered":"
Battesimo del fuoco, mercoledì 22 Luglio in Villa Recalcati. "Amici per Varese<\/strong>", nuova realtà culturale della città presieduta da Andrea Badoglio e che vede come segretario Giuseppe Terziroli, si propone di raccontare, attraverso conferenze e visite guidate, la storia della città, attraverso la lettura e la riscoperta di antichi documenti. <\/div>\n
"L'associazione mosse i primi passi indirettamente – ha dichiarato nell'intervista Terziroli- attraverso i social network<\/em> più di un anno fa, ha lo scopo di fare un collegamento tra il passato e il futuro<\/strong>, attraverso la trasmissione dei valori della nostra città che, a mio parere, è piuttosto sonnolente, rispetto ai rapporti con le castellasnze, i borghi che hanno al loro interno autentici gioielli e che la maggior parte dei cittadini non considerano".<\/div>\n
Il professor Renzo Talamona, il più importante Storico della città, ha tenuto la prima Lectio Magistralis<\/strong> dal titolo "Varese a ritroso nel tempo dal 1400 ad oggi", che ha ripercorso le tappe fondamentali della città. "L'obiettivo tuttavia – ha sottolineato Badoglio in apertura dei lavori – è tenere conferenze in ogni rione<\/strong>, approfondendo la storia di ognuna di queste realtà". <\/div>\n
"Varese infatti nasce dall'unione di diverse realtà<\/strong> – ha spiegato Terziroli nelle note introduttive – I rioni sono gli ex Comuni indipendenti, inglobati nel nascente capoluogo, come Bizzozero, Bobbiate, Capolago, Induno Olona (che però tornò Comune autonomo con un referendum dopo la guerra), Lissago, Masnago, Sant'Ambrogio, Santa Maria del Monte e Velate. Le castellanze invece le realtà dipendenti da Varese, che secoli fa aveva la dicitura "Varese e le unite Castellanze". Sono Casbeno, Biumo Superiore, Biumo Inferiore, Bosto e Giubiano. Cartabbia dipendeva da Bosto. Quest'ultima era la più estesa. Tanto che il quartiere delle Bustecche prende il proprio nome da Busteca, termine che deriva da Bosto. Le castellanze dipendevano da Varese dal punto di vista religioso, giudiziario ed economico. Il nome deriva dal fatto che la loro vita ruotava attorno al Castellaccio, struttura che si trovava nell'attuale piazza Motta".<\/div>\n
Con raro acume, meticolosità e passione, il Professor Talamona ha fatto "parlare i documenti"<\/strong> scovati negli archivi pubblici, ecclesiastici e privati, partendo da un dispaccio del duca di Milano del 1410 relativo al ristabilimento di 4 porte del borgo di Varese, e mostrando le cartine della pieve di Varese della seconda metà del XVI secolo, scoperte nell'Archivio Arcivescovile di Milano. <\/div>\n
Non potevano mancare riferimenti a Santa Maria del Monte<\/strong> (studi ancora in corso): da una antica mappa riferita al borgo emergono anche rapporti molto complicati di carattere liturgico ma anche economico tra i vari soggetti esistenti in primo luogo il Monastero, il Vicariato e la popolazione. Si scopre che anche Santa Maria del Monte era, come Varese, chiesa battesimale, da ciò scaturiscono nuove ipotesi sull'esistenza di percorsi stradali per la risalita al nucleo antico del Santuario, ben prima della realizzazione del Viale delle Cappelle.<\/div>\n
Talamona ha poi mostrato il percorso del Vellone<\/strong>, la cui esistenza è certificata per altro da altre pergamene, sin dal 1253, una presenza che ha sempre condizionato e caratterizzato la vita delle terre attorno a Varese.<\/div>\n
Attraverso il Catasto Teresiano<\/strong> della seconda metà del XVIII secolo e il cessato Catasto Austriaco entrato in funzione nel 1870, Varese presenta ancora l'immagine di piccolo borgo isolato, in continuità con l'immagine fin qui individuata ma con i primi sensi di espansione.<\/div>\n
Il percorso cronologico si chiude con tre nuclei di documenti: l'investitura di Francesco III a Signore di Varese nel 1766; la copertura del Vellone avvenuta intorno al 1870, premessa della espansione del borgo fino alla dimensione attuale; la planimetria della ferrovia <\/strong>da Gallarate a Varese del 1864 che stabilisce definitivamente il legame con Milano ma anche la definitiva frattura con Giubiano.<\/p>\n
L'Associazione Culturale "Amici per Varese" sta preparando un interessante dvd <\/strong>che riproporra' le antiche mappe e i documenti inediti offerti al pubblico in proiezione, nonché il commento a studio autentico del relatore. E' possibile prenotarlo contattando direttamente il Presidente o il segretario Giuseppe Terziroli, anche su Facebook.<\/div>\n