{"id":33205,"date":"2015-11-08T04:12:40","date_gmt":"2015-11-08T04:12:40","guid":{"rendered":""},"modified":"2015-11-13T03:22:04","modified_gmt":"2015-11-13T03:22:04","slug":"il-diario-di-renzo-ferrari","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-diario-di-renzo-ferrari\/","title":{"rendered":"Il “diario” di Renzo Ferrari"},"content":{"rendered":"
<\/strong>L'incessante riscatto – una sfida, si direbbe – dal nonsense della comunicazione globale, è disposto in uno spazio continuo ed è attraversato da un tempo continuo. In primo piano le figure<\/strong>, i volti, di protagonisti del presente – irregolari, sans papier, migranti, marginali, popoli in movimento -, nel remoto i resti di una perdita, struggenti nostalgie, le distruzioni di un esistito originario. Sulla 'porta' della valle del Ticino, nello studio di Cadro, egli assume e mette sulla tela le novità culturali profonde che i flussi umani dai sud ai nord del mondo conducono e inducono.<\/p>\n È un linguaggio il suo del tutto innovativo, un fremito e una emozione<\/strong> che senza iato percorre la tela e fa di questo artista il protagonista di una rappresentazione senza margini, senza repliche, del nostro tempo e della storia dell'arte contemporanea. Dagli anni inquieti della sua 'educazione ambrosiana' (accademia di Brera, abitazione e studio a Milano), da quando la sua è una pittura della perdita di una fisionomia e identità contadina e vallerana, Ferrari affronta le mutazioni profonde attorno e dentro la sua generazione. <\/p>\n Nello sviluppo degli ultimi due decenni, irrompe sulle sue tele una messa in scena ostile e ironica, grottesca e drammatica della realtà che viviamo e 'World diary' è ciclo di lavoro che si confronta con un'attualità mediatica di conflitti e belligeranze.<\/strong> <\/p>\n Il diario nel suo febbrile prodursi di cronache si intervalla e alterna con cadenze di pagine potenti ed emozionate di 'diario domestico'. Opere queste dedicate a una quotidianità 'intimista e familiare, "antidoto" – dice il pittore – e antemurale al dramma del presente.<\/p><\/div>\n Dopo le grandi antologiche Visioni nomadi\/Visions Nomades allestite prima al Musée d'Art et Histoire di Neuchàtel a cura di Antonia Nessi e poi al Museo Cantonale di Lugano a cura di Cristina Sonderegger, Renzo Ferrari presenta, dal 14 novembre, l'opera su tela e su carta degli ultimi tre anni: 50 lavori di varie dimensioni che […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":33206,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[41,15],"tags":[],"yoast_head":"\n