{"id":33240,"date":"2015-11-21T08:17:44","date_gmt":"2015-11-21T08:17:44","guid":{"rendered":""},"modified":"2015-12-04T04:27:28","modified_gmt":"2015-12-04T04:27:28","slug":"milano-a-tutto-hayez","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/milano-a-tutto-hayez\/","title":{"rendered":"Milano a tutto Hayez"},"content":{"rendered":"
"Hayez è morto a 91 anni, ha attraversato praticamente un secolo di pittura – spiega il curatore Fernando Mazzocca<\/strong> – ha assistito a molti cambiamenti del gusto, senza mai cedere nell'impareggiabile stile, bensì affinando ispirazione e tecnica e cimentandosi nei più diversi generi, sempre con grande successo. Ancora oggi è attuale perché non è mai retorico, neanche nelle grandi tele di ispirazione storica, ma guarda al di là delle convenzioni e della moralità vittoriana del tempo". Il suo "era un linguaggio in cui l'Italia poteva riconoscersi" e lo fece, consacrandolo da subito il cantore della bellezza, dell'amore e dei valori risorgimentali, di sentimenti comunque universali, di cui la sua opera intera è indissolubilmente Il percorso<\/strong> segue una successione cronologica, ritmata dalla presenza degli autoritratti dell'artista, in mondo da rievocare insieme la sua vicenda biografica e il percorso creativo, dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, ancora nell'ambito del Neoclassicismo, sino all'affermazione, a Milano, come protagonista del movimento Romantico. <\/p>\n L'eccezionale sequenza di opere, tra cui capolavori più noti accanto ad altri presentati al pubblico per la prima volta, restituisce le esperienze di vita e d'arte di un autore in costante rinnovamento. Viene quindi confermata la grandezza del suo genio<\/strong>, tanto nella straordinaria padronanza dello stile e della tecnica – abile sia nella pittura a olio (anche su tavola) sia nell'affresco – quanto nella continua invenzione e rielaborazione dei temi iconografici prediletti.<\/div>\n In mostra non poteva mancare anche un "quadro varesino<\/strong>", la bellissima Tamar di Giuda<\/em>, immagine-simbolo della collezione civica custodita al Castello di Masnago. <\/div>\n Risultato? Una di quelle mostre destinate a fare storiografia<\/strong>, per accuratezza nella ricerca, per completezza nel percorso stilistico e anche per qualità di allestimenti e apparati.<\/p>\n HAYEZ<\/strong>
intrisa".<\/p>\n
questi, dieci lunette<\/strong> che facevano parte di un ciclo di affreschi realizzati nel 1819 per decorare l'ufficio della Borsa di Venezia, che si trovava allora al pianterreno del Palazzo Ducale.<\/p>\n
7 novembre 2015 – 21 febbraio 2016
Gallerie d'Italia, Piazza della Scala 6, Milano
Orari: chiuso lunedì; dal martedì alla domenica, ore 9.30 – 19.30, giovedì ore 9.30 – 22.30
numero verde 800167619; info@gallerieditalia.com; www.gallerieditalia.com
Biglietto
intero 10 euro, ridotto 8 euro, ridottissimo 5 euro.<\/div>\n