{"id":33370,"date":"2016-01-22T11:26:20","date_gmt":"2016-01-22T11:26:20","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-01-29T03:25:15","modified_gmt":"2016-01-29T03:25:15","slug":"l-affresco-ritrovato-a-villa-dandolo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-affresco-ritrovato-a-villa-dandolo\/","title":{"rendered":"L’affresco ritrovato a Villa Dandolo"},"content":{"rendered":"
L'altro Cenacolo, al Sacro Monte. <\/strong>Il confronto con il Cenacolo del'Annunciata si instaura con l'Ultima Cena<\/em> dipinta l'anno successivo per il refettorio del Monastero delle Romite Ambrosiane di Santa Maria del Monte e più ancora con la tradizione del Seicento lombardo, una componente per nulla trascurabile del registro espressivo magattiano.<\/p>\n Da convento a villa. <\/strong>In seguito alla soppressione Napoleonica (Editto di Compiègne) degli istituti religiosi, l'area e il convento furono acquistati nel 1810 da Vincenzo Dandolo per realizzare la propria residenza demolendo la chiesa e gran parte del convento, di cui restano alcuni ambienti al piano terra.<\/div>\n Lo scavo. <\/strong>I lavori iniziarono nel 2013 prevedendo fasi di scavo e consolidamento dei fronti edilizi da conservare. L'indagine archeologica ha messo in luce varie strutture murarie databili a partire dall'epoca rinascimentale, pertinenti ad ambienti legati al complesso e purtroppo conservate solo nei livelli di fondazione, alcune sepolture e strutture fognarie di epoca recente. Nessun livello pavimentale era conservato. L'identificazione degli ambienti, modificati in varie fasi, rimane problematica, data la scarsità degli elementi strutturali e dei reperti datanti.<\/p>\n Una scoperta inaspettata e interessante <\/strong>che premia lo studio storico e le ricerche stratigrafiche – richieste dalla Soprintendenza – e restituisce alla città un'opera d'arte di cui si avevano notizie nei documenti e nelle cronache ma che fino ad ora si credeva persa.<\/p>\n Per rendere partecipi tutti della scoperta, verrà organizzata prossimamente una giornata di studio sul Magatti. <\/div>\n