{"id":33427,"date":"2016-02-14T08:18:47","date_gmt":"2016-02-14T08:18:47","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-02-19T03:24:14","modified_gmt":"2016-02-19T03:24:14","slug":"le-albe-secondo-plebani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/le-albe-secondo-plebani\/","title":{"rendered":"Le albe secondo Plebani"},"content":{"rendered":"
I suoi scatti sono comparsi con discrezione su Facebook, sulle pagine del quotidiano La Provincia di Varese, e piano piano abbiamo imparato a conoscerlo ed apprezzarlo. <\/div>\n
Non è un professionista del settore, come ci tiene a precisare, ma Andrea Plebani <\/strong>è all'inizio di un viaggio e la mostra nella "chiesa incompiuta" al Camponovo è il racconto di una passione, fatta di fotografia, arte e contatto con la natura. <\/div>\n
"Questa passione – spiega Plebani – nasce da una mia personale esigenza di trovare il lato bello, il lato buono, la parte sana in tutto ciò che mi circonda; è una mia valvola di sfogo, il mio modo di sentirmi in pace con me stesso e con il mondo, il mio modo di assaporare le bellezze della natura, di godere della luce delle albe e dei tramonti. Questa passione <\/strong>mi costringe ad alzarmi presto<\/strong>, a respirare l'aria fredda delle albe di gennaio, a camminare sotto la pioggia, ad inerpicarmi su ripidi pendii o a ritrovarmi solo in cima ad una montagna ad ammirare il sorgere del sole. Questa passione mi fa macinare chilometri per fotografare, per vedere luoghi, posti, gente sempre nuova. È il mio modo per sentirmi vivo".<\/div>\n
Nelle immagini, la nebbia si fa complice dell'alba; il "suono del silenzio" evoca atmosfere sospese; la natura, misteriosa protagonista, è immersa in un clima rarefatto dalle sfumature fiabesche. Sono visioni suggestive, essenziali, scatti in cui emozioni e tecnica si fondono. <\/div>\n
"Fotografare – continua – significa cogliere attimi, sensazioni, emozioni <\/strong>e trasferirle in maniera indelebile e duratura su un supporto che non è la memoria, significa impadronirsi di un'espressività mediata dalla tecnica per catturare emozioni fatte di luce, significa apprendere tecniche e metodologie per esprimersi attraverso linguaggi fatti di luce ed ombra. Imparare a fotografare è semplice e difficile contemporaneamente, significa allenare la mente e l'occhio a soffermarsi su cose e situazioni che tutti viviamo quotidianamente cogliendone il significato profondo, significa abituarsi a guardare anziché vedere, partecipando a fondo e rendendo partecipi tutti coloro che ci stanno attorno delle nostre visioni." <\/p>\n<\/div>\n
A Caronno Corbellaro la neve illuminata dall'alba si fa rosata, mentre dal Campo dei Fiori la nebbia serpeggia tra le alture. Plabani ci prende per mano e ci guida su un mare di nuvole, dal Sacro Monte al Lago di Varese, tra i canneti piegati dal vento… luoghi dello spirito, dove la parola lascia il passo al silenzio, alla ricerca dell'oltre. <\/p>\n
Durante la mostra saranno raccolte le adesioni per l'iniziativa "Walk'n'Click"<\/strong> prevista per la mattina di domenica 21 febbraio: ritrovo al Camponovo alle ore 9.30, passeggiata per le vie del borgo con il fotografo Andrea Plebani e storytelling a cura di Carla Tocchetti, rientro alle 11.30 al Camponovo.<\/div>\n